Unità di crisi drammatica, troppi pazienti a rischio: stop al Vietri, si va col Neuromed al Gemelli
CAMPOBASSO. Nella sanità molisana quello che si dice la mattina non arriva alla sera e viceversa. Partendo da una indiscrezione lanciata da “Il Giornale del Molise”, che poi abbiamo verificato, diamo notizia di una nuova inversione a U sulla gestione dell’emergenza Covid nella nostra regione.
Unità di crisi da toni drammatici stasera, poiché la pressione sugli ospedali è divenuta davvero insopportabile, sia al Cardarelli che a Isernia e al San Timoteo di Termoli.
Specie dal basso Molise sono troppi i pazienti ospedalizzati che arrivano in corsia, tra costa e capoluogo, tant’è che si è dovuto ricorrere alla Cross, per trasferire pazienti di Terapia intensiva in altre regioni.
Si superano le cento unità se contiamo Cardarelli e San Timoteo, ma i numeri sono addirittura superiori, visto anche il trasferimento al Gemelli Molise di alcuni degenti.
Ebbene, proprio la struttura della Cattolica, ora Spa, torna centrale e strategica per evitare un disastro, vista l’incidenza virulenta della variante, che sta mietendo numerose vittime al giorno.
Non c’è tempo per riaprire il Vietri, occorre intervenire subito e allora spunta la strada alternativa, quella di spostare la fornitura di mezzi e personale messi a disposizione dal gruppo Neuromed proprio al Gemelli Molise by-passando il decreto Giustini, che pur ribadendo la scelta frentana, obtorto collo, sta sospendendo in queste ore l’efficacia del decreto commissariale sottoscritto poc’anzi, per dirottare gli asset sanitari dell’Irccs patricielliano a Tappino.
Venti i posti di terapia sub-intensiva che saranno ora attivati al Gemelli Molise, per il Vietri se ne parlerà, almeno così c'è scritto, più avanti.