Medico con esperienza in Terapia intensiva: "Non posso lavorare perché straniero"
Termoli "Tante sfide da affrontare nel percorso di presa in servizio anche solo a livello di volontariato"
VASTO. Yan Carvalho è un giovane medico di 29 anni, laureato in Brasile, con un'esperienza di 3 anni in terapia intensiva e che attualmente vive a Vasto.
Un curriculum perfetto in tempi di Covid. Una risorsa fondamentale laddove la carenza di personale sanitario e il bisogno di rinforzo della categoria è più che mai cruciale.
Ma l'iter burocratico non gli permette di mettersi a disposizione della comunità.
Ci ha contattato anche per mettersi a disposizione dell'ospedale di Termoli.
Sì, perché nonostante egli frema dal desiderio di svolgere la sua professione, soprattutto in un momento storico in cui queste competenze risultano utili se non necessarie, il dottor Carvalho non può partecipare a concorsi o bandi pubblici, laddove i criteri sono specifici o il processo di partecipazione si presenta particolarmente complesso.
Il vulnus risiede nei meccanismi lunghi ed ossidati di una burocrazia che probabilmente avrebbe dovuto velocizzarsi per consentire al giovane Yan, così come ai 19mila medici stranieri presenti in Italia, di ottenere più velocemente la cittadinanza.
"Il Portogallo a breve mi rilascerà il certificato di equiparazione della Laurea. È ironico che in questa crisi mondiale ci siano così tante sfide da affrontare nel percorso di presa in servizio anche solo a livello di volontariato qui in Italia.
Rivolgo per questo il mio appello alle istituzioni o a chiunque possa aiutarmi nel trovare la strada giusta da percorrere nella direzione di un chiarimento riguardo la mia posizione".