«Illegalità e scorciatoie non pagano, le droghe sono una piaga sociale»
SAN MARTINO IN PENSILIS. Solo 48 ore fa il basso Molise è stato teatro di una retata antidroga da parte di Procura e Carabinieri, con l'arresto di 3 persone. Tra le località interessate dal blitz che ha visto elicotteri in volo, unità cinofile, decine di militari dell’Arma impegnati, impegnati per infliggere l’ennesimo duro colpo allo spaccio di stupefacenti sul territorio, anche San Martino in Pensilis, oltre a Larino, Campomarino e Portocannone.
I militari della compagnia Carabinieri di Larino hanno eseguito misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Larino Rosaria Vecchi, su richiesta del Pm Marianna Meo nei confronti di tre pluripregiudicati, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, partita nel 2020, ha avuto come obiettivo l’attività di spaccio posta in essere da tre soggetti, due originari di San Martino in Pensilis ed un foggiano ma domiciliato nel Basso Molise, che avevano il loro raggio d’azione nella zona molisana confinante con la Puglia e in Val di Sangro.
Su questa evoluzione giudiziaria è intervenuto con un post Facebook il sindaco Giovanni Di Matteo.
«I fatti di cronaca degli ultimi giorni che hanno coinvolto la nostra Comunità non ci hanno lasciato indifferenti e devono essere da stimolo per una profonda riflessione che deve coinvolgere tutti noi, nessuno escluso.
Come amministratore e genitore ritengo doveroso manifestare la mia gratitudine all'Arma dei Carabinieri. Inoltre, ritengo sia altrettanto importante affermare come la nostra sia una Comunità ricca di storia e tradizioni su cui fondano valori e principi dei quali siamo fieri e orgogliosi; quanto accaduto non è in linea con tutto questo.
I nostri padri ci hanno insegnato che nella vita gli obiettivi si raggiungono con sacrificio e dedizione, senza ricorrere a scappatoie.
La via dell’illegalità, le scorciatoie, non pagano. Il consumo di droghe è una piaga sociale. Ci indebolisce, tutti; mina il nucleo fondante della nostra società: la famiglia. La nostra Comunità ha bisogno di prevenzione e protezione per scoraggiare la diffusione del consumo di droghe tra i giovani e non solo tra essi. Dobbiamo avere l’onestà e il coraggio di affermare a gran voce che l’uso di stupefacenti non solo distrugge il corpo ma non consente di vivere una vita libera e serena. A noi la responsabilità di mettere in campo tutto quanto nelle nostre possibilità per prevenire e arginare questo grave fenomeno sociale. Per questo, nei prossimi mesi, in accordo con le istituzioni scolastiche e con l’Arma dei Carabinieri, promuoveremo tra gli studenti, anche tra i più piccoli, azioni mirate alla divulgazione e alla conoscenza dei danni provocati dalla droga. La nostra mano sarà sempre tesa verso tutti».