Covid e crisi economica, «Un anno dopo “ascoltiamo” ancora tante persone»
TERMOLI. «Covid e crisi economica, un anno dopo “ascoltiamo” ancora tante persone». E' lo spaccato del tessuto sociale bassomolisano fatto dalla Casa dei Diritti delle persone a Termoli.
«E’ nato un anno fa per supportare ed orientare legalmente tutte le persone in difficoltà a causa della crisi economica e sociale derivante dall’emergenza Covid-19.
Un anno dopo lo sportello “Ti ascolto” voluto dalla Casa dei Diritti assieme ad don Aniello Manganiello, il parroco anticamorra, la Garante Regionale dei Diritti, l’associazione consumeristica “Konsumer Italia” e un team composto da psicologi, pedagogisti e avvocati, è ancora attivo.
Il nostro motto “Le parole muoiono se non vengono ascoltate” è diventato un vero e proprio stile di vita e di aiuto al prossimo. Nei lunghi 12 mesi dell’emergenza Covid abbiamo ascoltato famiglie alle prese con i problemi del lavoro e della didattica a distanza, persone cadute nel buco nero del gioco d’azzardo, donne costrette a subire maltrattamenti oltre ai contraccolpi psicologici del lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus. Abbiamo ascoltato persone in cerca di un sostegno morale e categorie che non sapevano come districarsi tra le ordinanze ministeriali e i vari provvedimenti dei sindaci e Presidenti di Regione per dare voce a chi ha visto messi in discussione i propri diritti, tra tutti quello al lavoro e alla salute in un momento che è stato, ed è ancora tuttora, di forte difficoltà per il nostro Paese.
E non intendiamo fermarci adesso. L’impegno dello sportello “Ti ascolto” va avanti più forte che mai. Perché tanti sono ancora i “mondi sommersi” da aiutare. Tante le persone da ascoltare.
Se anche tu sei vittima di situazioni di difficoltà o di ingiustizia scrivici alla mail tiascolto@lacasadeidiritti.it
Le parole muoiono se non vengono ascoltate».