Autobus troppo pieni e c'è chi vuole subito tornare in Dad
TERMOLI. Il ritorno a scuola foriero di alcune criticità, in primis quella sui trasporti pubblici, che rappresentano sempre uno dei nodi da sciogliere in tema di sicurezza Covid rispetto alla gestione dell’emergenza sanitaria, ma non solo.
Da un nostro lettore, uno spunto che riguarda l’istituto Alfano (plessi scientifico e classico Perrotta).
«Mi piacerebbe fare una domanda pubblica alla preside dei licei classico e scientifico, hanno programmato la didattica in presenza al 50%, ho pensato che avrebbero riempito le classi al 50% ed alternato gli alunni, invece andranno a scuola un giorno sì e uno no a classi intere, circa 25 alunni per aula, le sembra sensato?»
Ma non è l’unico aspetto emerso nelle ultime ore, dopo che l’attività didattica in presenza ha ripreso vita dopo quasi due mesi e mezzo.
Ricordate la presa di posizione dei ragazzi delle scuole superiori a gennaio? Dopo la pausa invernale tra Covid e vacanze natalizie? Ebbene, a dire degli studenti pendolari non è cambiato davvero nulla. Ieri all'arrivo in classe, con l'attività in presenza che ha ripreso dopo due mesi e mezzo quasi, subito lamentele, poiché la situazione di assembramenti a bordo degli autobus non sarebbe cambiata affatto. «Sono pieni tali e quali e non viaggiamo sicuri», le frasi che sono state rivolte ai docenti, per metterli a parte del loro disagio. Più di una famiglia di studenti del liceo scientifico Alfano ha contattato la dirigenza scolastica per vagliare e sondare la possibilità di effettuare la Dad a richiesta.