Eolico, Mino Spagnoletti: «La Regione deve varare il piano sulle fonti alternative»

Il dibattito sab 10 aprile 2021
Attualità di La Redazione
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Spagnoletti: «La Regione deve varare il piano sulle fonti alternative» ©Termolionline
Spagnoletti: «La Regione deve varare il piano sulle fonti alternative» ©Termolionline
Insediamento di Torri eoliche nel basso Molise

TERMOLI. Associazioni di categoria, esponenti istituzionali, parti sociali e amministratori del territorio si sono espressi in sequenza tutti contro l’insediamento dell’eolico tra Portocannone e Campomarino.

A dire la sua oggi è Mino Spagnoletti.

Imprenditore agricolo da sempre, nonostante sia anche farmacista, cognome che tradisce le origini di Portocannone, nonostante abiti a Termoli, è da sempre in prima linea per difendere territorio e agricoltura, coltivatori e ambiente. E ancora una volta si è speso, in nome e per conto delle aziende agricole del basso Molise, contro lo spauracchio di torri eoliche da quasi 200 metri, di cui è stata fatta richiesta per l’insediamento sul terreno confinante tra Portocannone e Campomarino. Lo abbiamo incontrato e lui dice apertamente che l’intera comunità deve fare da argine, sì, ma anche indirizzare il dibattito politico e istituzionale, per orientare le scelte strategiche del futuro.

«La questione è che la Regione Molise, già con la legge 23/2014, interveniva dicendo che le fonti rinnovabili sono importanti ma, in qualche modo, bloccava qualunque tipo di insediamento siffatto.

Il problema, da quello che poi si sta evidenziando, è che il Consiglio di Stato è intervenuto dicendo attenzione Regione Molise, mettiamo in evidenza l’ultima regione ancora rimasta che ancora attua un piano, non ha una regolamentazione riguardo a queste fonti rinnovabili, attenzione regione Molise tu non puoi dire di no a tutto.

Quindi, così come metteva in evidenza la mia organizzazione, la Coldiretti, noi non siamo contro queste forme di produzioni di energia elettrica da fonti alternative. Solo che il legislatore deve, finalmente, provvedere alla regolamentazione di queste attività altrimenti chiunque può svegliarsi il giorno e decidere di presentare un qualunque tipo di piano.

Ci preoccupa la localizzazione di questo progetto. Il fatto che rispetto al progetto presentato da questa società la Re-plus, sono sì meno pale eoliche, in numero di 5, ma sono di altezza smisurata, 200 metri. Insistono in un territorio, l’unico fortemente a vocazione agricola della nostra regione, fosse anche solo il fatto che da noi c’è l’irrigazione quindi l’acqua è vita per le nostre attività agricole. Appena l’altro ieri, l’assessore della regione Molise, Cotugno, diceva che ci sono piani turistici. Bene, chiediamo al legislatore che mettano mano a questo tipo di regolamentazione. Oltre le pale eoliche, mettiamo in evidenza che nel basso Molise, Campomarino piuttosto che Portocannone e scopro ieri anche Montenero di Bisaccia, ci sono prelazioni di affitti di terreni per mettere il fotovoltaico. Continuiamo a insistere, non diciamo di no a tutto ma che il legislatore si assuma la responsabilità di regolamentare queste cose.

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