Estate 2021, il Molise è diventato figo: boom di richieste, ma albergatori frenano

Alla riscossa mar 20 aprile 2021

Termoli Da terra semi-sconosciuta a regione più richiesta d’Italia il passo è breve: se da un lato i turisti chiedono di poter trascorrere le vacanze estive qui, gli albergatori vivono alla giornata.

Attualità di Valentina Cocco
4min
Termoli, spiaggia gremita (estate 2020) ©TermoliOnLine
Termoli, spiaggia gremita (estate 2020) ©TermoliOnLine

TERMOLI. Il Molise esiste e non è solo un fenomeno social grazie alla pagina facebook omonima: da TgCom24, a Il Sole 24 ore, fino ad arrivare al New York Times, tutti ne parlano e ne apprezzano le caratteristiche delineate da un profilo naturalistico pressoché incontaminato e da lunghe tradizioni, seppure sia la regione più giovane dell’italico stivale. Una pubblicità, quella che parla al cuore del Molise, autentica come lo è la regione e che, non del tutto inaspettatamente, ha innescato un turbinio di curiosità tale da smuovere il Magellano che è in ognuno di noi alla (ri)scoperta di un piccolo pezzo di paradiso, perfetto anello di congiunzione tra il Nord e il Sud Italia.

Era inevitabile che, nel momento in cui il Molise è finito sulla bocca di tutti, le richieste di migliaia di italiani, ma anche stranieri, intenti a scegliere la propria vacanza estiva dopo un anno di chiusure forzate, sarebbero arrivate con largo anticipo rispetto all’inizio della stagione balneare. Questo anche grazie al fatto che, dal 26 aprile, la morsa delle restrizioni allenterà la presa, consentendo un seppur graduale ritorno ad una sorta di normalità.

E allora come sarà l’estate molisana del 2021? Sicuramente un successo, soprattutto a giudicare dai dati forniti dal Centro Studi Italianway per Il Sole 24 ore che vede, in cima alla catena delle mete più ambite, non la Romagna o la Campania, ma la piccola perla adriatica conosciuta come Termoli. «Continuano a essere top performer destinazioni in cui è possibile prenotare case fuori dai centri storici ma con tutti i servizi facilmente raggiungibili come Termoli (Molise), Muravera (Sardegna), Monopoli, Castellana Grotte e Lecce in Puglia; Sirolo nelle Marche, Marone sul Lago di Iseo; il Bormiese e Valdisotto in Lombardia; Andora e Sanremo in Liguria», si legge nell’articolo di Andrea Carli su Il Sole 24 Ore.

Ad attirare i turisti, oltre alle pubblicità nazionali ed internazionali apparse lo scorso anno dopo il Press Tour organizzato dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Termoli e alle vacanze Covid-free di Selvaggia Lucarelli, c’è il paesaggio che, con le sue caratteristiche temprate dal tempo, rende i luoghi incantati: «Il Molise è sulla cresta dell’onda ed attira proprio perché poco conosciuto - ha commentato l’imprenditore Fabrizio Vincitorio al telefono con TermoliOnLine – Lo scorso anno abbiamo trascorso un’estate senza vaccini ed è stata grande a livello di presenze. Ad attirare è soprattutto il territorio vergine, le forti tradizioni (storia, archeologia, culinaria) ma soprattutto l’ambiente incontaminato. Il brand Molise adesso è figo».

Gli imprenditori, d’altro canto, pur accogliendo positivamente il trend, preferiscono restare con i piedi ben piantati a terra a causa delle innumerevoli incognite legate al Covid: «Personalmente cerco di attrezzarmi per dare il meglio, a livello di servizi e di attrezzatura sia in spiaggia, che in albergo o al ristorante – ha aggiunto Vincitorio - Non mi aspetto nulla, dipenderà tutto dai vaccini. Viviamo alla giornata. Riceviamo telefonate di prenotazioni, soprattutto a partire dalla terza settimana di luglio fino ad arrivare a settembre. Stiamo aspettando di leggere il nuovo decreto, per ora la situazione è confusa».

Un turismo, quello molisano, soprattutto familiare che si lega inesorabilmente al mare fino ad allargarsi all’entroterra, che dovrebbe porsi sulla linea del via nella prima metà di maggio, in perfetta sincronia con la normalità pre-pandemia: «La stagione dovrebbe partire il 15 maggio, con le stesse regole anti-Covid previste nel 2020 – conferma Vincitorio – Al momento, però, non c’è l’ufficialità dettata da un decreto. Aspettiamo di leggerlo nero su bianco». Anche le aperture del 26 aprile lasciano numerosi interrogativi: che significa locali all’aperto? Se dovesse piovere e ho gente al tavolo, posso chiudere per consentire ai clienti di terminare la cena?

A minare, tristemente, la seconda estate consecutiva di convivenza con il virus, è il coprifuoco: sono numerose, forse troppe, le voci che si rincorrono circa la possibilità di riaprire i ristoranti a cena, ma solo se consumata entro le ore 22. «Il coprifuoco è una mazzata tremenda – aggiunge Vincitorio - Se devi chiudere, saltano posti lavoro perché si lavora part-time. E dal 26 aprile devi augurarti che sia bel tempo per poter ripartire con i coperti serali, altrimenti sarai costretto a disdire i tavoli e mandare a casa i ragazzi che lavorano».

L’unica cosa certa finora, in questo marasma di informazioni confuse che arrivano sottobanco dal Governo, è che Termoli diventerà il centro del turismo balneare del 2021 e sarà il motore e il cuore pulsante di un nuovo turismo ecologico alla ricerca di pace, molto più attento al paesaggio che al divertimento forsennato.

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