Dal 1° giugno la cucina romana parlerà termolese: arriva il brodetto ‘Da Nicolino’
TERMOLI. Da giugno la termolesità verace arriva nella Capitale grazie ad un piatto della tradizione, in grado di coniugare la sapiente preparazione ad ingredienti freschissimi che si sposano con il territorio. Si tratta del Signor ‘Brodetto’: non un semplice piatto, ma un vero e proprio marchio, con tanto di certificato di garanzia vecchio di quasi mezzo secolo, a firma ‘Da Nicolino’, lo storico e longevo ristorante made in Termoli che si affaccia sul Castello Svevo e su via Roma.
Un luogo storico che, nel corso degli anni, è stato in grado di rinnovarsi e mutare, anticipando i tempi, ma restando ben ancorato al suo porto della tradizione culinaria termolese. La sua ubicazione originaria non poteva che essere di buon auspicio per il futuro dell’attività (da via Roma a Roma ndr) che, dal 1 giugno, si allunga fino alla Capitale dove via Tolemaide 17 risuonerà dei profumi e dei sapori della nostra perla adriatica. Gestito, da sempre, dalla famiglia Caruso, il ristorante ‘Da Nicolino’ nasce 47 anni fa e, nel pieno di una pandemia, diventa un marchio: «Lavoriamo al progetto da 3 anni – confida Francesco Caruso a TermoliOnLine che gestisce l’azienda con i fratelli Enrico e Sossio – Sarà una sfida, ma non ci siamo mai tirati indietro».
Il marchio ‘Ristorante Nicolino’ diviene così un franchising e vede Roma al centro della nuova sfida imprenditoriale dei fratelli Caruso, assieme alla Tornola Food Srl che ha investito e creduto nell'idea, «ma senza dimenticare Termoli e ponendo al centro di tutto la qualità delle materie prime», confidano i fratelli durante la conferenza stampa di presentazione del progetto sul Comune di Termoli. La scelta di iniziare un nuovo percorso da Roma nasce dalla volontà di mettersi in gioco: «Abbiamo Roma perché riteniamo che sia una città bellissima, importante e che possa fare da traino per le prossime aperture», ha aggiunto Francesco.
Attorniati dal sindaco di Termoli Francesco Roberti, dagli assessori Michele Barile e Rita Colaci, dal Presidente del Consiglio Comunale Annibale Ciarniello, dal Consigliere Michele Marone e dal capostipite Caruso, i fratelli hanno raccontato la voglia di riscatto non solo della famiglia ma dell’intera città «perché vogliamo promuovere il nostro territorio e le sue specialità fuori dai confini regionali, sfruttando la cucina».
Proprio i piatti tipici saranno la ‘lingua universale’ del franchising che partirà a giugno: «Tutti rigorosamente a base di pesce – specifica Francesco – Partendo proprio dal brodetto, piatto forte che ci ha permesso di avere numerosi riconoscimenti, perfino in Cnn». Se la ricetta d’U’ Brudette firmato ‘Da Nicolino’ non è più segreta, non è una sorpresa che l’attenzione alla qualità dei prodotti sia il fulcro su cui si sviluppa il progetto imprenditoriale: «Useremo solo i migliori prodotti del territorio molisano, dal pescato locale alle materie prime come l’olio, la pasta, i pomodori».