Case popolari riconsegnate dopo quasi 20 anni dallo sgombero post-sisma a Ururi
Termoli Buone nuove sul fronte dell’edilizia popolare: a Ururi, dopo quasi 20 anni da sisma del 2002, sono state riconsegnate le chiavi delle abitazioni popolati
URURI. Finalmente, dopo quasi 20 anni, esattamente lo scorso 29 aprile, un lungo iter relativo alle case di edilizia popolare si è concluso grazie al lavoro svolto dall’amministrazione di Ururi guidata dal sindaco Raffaele Primiani, insieme al consigliere con delega al sisma Michele Licursi che ha curato gli aspetti tecnici e al vicesindaco Laura Greco, che ha curato gli aspetti giuridici, sono state consegnate sette unità immobiliari di nuova costruzione site in via Monte Calvario mentre, le restanti cinque unitamente ai dodici appartamenti che sorgeranno in contrada vigne saranno assegnate alla fine della procedura di bando esplorativo da parte del Comune di Ururi. Com’è noto, tutto risale a seguito del sisma che ha colpito il Comune di Ururi assieme a tutto il Cratere, il 31 ottobre 2002, quando vennero sgomberate le palazzine Iacp di via dei Gerani con le relative ordinanze: ordinanze dal 19 novembre, del 29 novembre 2002 e del 29 gennaio 2010. Al Comune di Ururi è stato riconosciuto un contributo di 3.334.124,70 euro per la ricostruzione delle 24 unità immobiliari dichiarate inagibili. L’istituto autonomo case popolari ha espletato le procedure di gara per la realizzazione delle due palazzine già consegnate e sta provvedendo all’ultimazione delle procedure di gara per le restanti due che sorgeranno in contrada vigne. Il costo delle palazzine già realizzate è di 1.752.188,30 euro mentre per le palazzine da realizzare è di 1.581.936,40 euro. La firma del contratto con le prime sette famiglie che non hanno perso il diritto rappresenta un ulteriore punto a segno per la giunta guidata da Primiani che si appresta a chiudere il mandato con molti degli impegni annunciati durante la campagna elettorale che si sono concretizzati e altri in corso d’opera!