Coinvolto in una rissa, il giudice reintegra il lavoratore Fca licenziato dall'azienda
LARINO. Termina con la decisione di reintegrare l’operaio allo stabilimento Fca-Stellantis di Termoli la vicenda di un lavoratore licenziato, poiché era stato coinvolto in una rissa, avvenuta in un bar della città adriatica due anni fa. Aveva destato particolare clamore la vicenda di un operaio di Montemitro che, coinvolto in una rissa in un noto bar di Termoli, venne arbitrariamente licenziato dalla Fca. L’operaio, all’epoca dei fatti 47enne, difeso dagli avvocatiti Romeo Trotta, Valeria Cacchione e Erika Cieri, venne reintegrato dal giudice del lavoro del Tribunale di Larino che recepì integralmente la tesi difensiva secondo cui l’operaio si era limitato a difendersi e non aveva arrecato nessun danno d’immagine all’azienda; di contro l’illegittimo licenziamento metteva a rischio il futuro economico del lavoratore e quello della sua famiglia. Il Tribunale, pertanto, dispose con ordinanza l’immediata reintegrazione del lavoratore e condannò la Fca a risarcire il danno. Avverso tale provvedimento proponeva opposizione la Fca. L’operaio, difeso ancora una volta dagli avvocati Trotta, Cacchione e Cieri ha reiterato le difese già svolte tese a dimostrare l’arbitrarietà e l’illegittimità del licenziamento. Il giudice del lavoro del Tribunale di Larino, recependo ancora una volta la tesi difensiva dei legali dell’operaio, confermava l’ordinanza precedentemente emessa e condannava la Fca a pagare le spese legali.