Addio a ‘La Città Invisibile’, i locali di Piazza Olimpia saranno ristrutturati: «Zero alternative»

Il messaggio ven 02 luglio 2021

Termoli «Stasera volevamo festeggiare un po' di anniversari. Purtroppo abbiamo ricevuto una doccia fredda, una brutta notizia per noi e per le persone che con noi hanno attraversato questo spazio»: queste le parole dei ragazzi del centro.

Attualità di La Redazione
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La Città Invisibile ©Personale
La Città Invisibile ©Personale
Addio a ‘La Città Invisibile’, il messaggi degli operatori del centro operante a Termoli

TERMOLI. Sul muro esterno de ‘La città Invisibile’ in Piazza Olimpia campeggia una scritta. Imponente, importante, in grassetto che, lettera dopo lettera, lancia un messaggio importante: «Se alzi un muro pensa a ciò che resta fuori». Parole forti che dovrebbero invitare alla riflessione, partendo dal presupposto che ogni essere umano resta tale: al di là del colore della pelle, dell’educazione, del lavoro o del denaro.

Una dignità che tutti paventano, pronti a sbandierarla attraverso la Costituzione ma che, nella realtà dei fatti, resta un flebile bagliore lungo una strada buia che solo pochi hanno il coraggio di percorrere. Tra questi i volontari de ‘La Città Invisibile’ che, negli ultimi tre anni, hanno offerto ai senza fissa dimora supporto, ristoro, dignità.

Almeno fino ad oggi. Perché, come fanno sapere dal centro, dalla prossima settimana la struttura non esisterà più: «L’Amministrazione Comunale ci ha comunicato, proprio questa mattina (giovedì 1 luglio ndr), la notizia che dalla prossima settimana ‘La Città Invisibile Termoli’ non potrà più operare perché dovranno iniziare dei lavori di ristrutturazione del centro. Noi sapevamo di questo rischio e, circa 10 mesi fa, avevamo chiesto un incontro all’amministrazione affinché potessimo arrivare a questo punto con delle soluzioni adeguate in questo momento. Purtroppo, invece, le circostanze sono degenerate improvvisamente e, dalla prossima settimana, ‘La Città Invisibile’ non esisterà più. Volevamo informare tutta la cittadinanza perché al momento non ci sono soluzioni alternative per noi».

La notizia è stata accolta con non poche critiche dalla città. Portatrice del disagio arrecato da questa scelta è l’avvocato Tina De Michele che, tramite un post su facebook, scrive: «Oggi pomeriggio, in occasione delle giornate di riflessione sul diritto alla città promosse dalla Città invisibile, ho appreso che l'amministrazione della città di Termoli, con una sola settimana di preavviso, ha invitato gli operatori a lasciare i locali di Piazza Olimpia, nei quali, in questi ultimi 3 anni, è stato offerto ai senza fissa dimora della città ristoro e dignità.

Non solo; in questi anni negli spazi di Piazza Olimpia sono circolate idee, promozione di eventi culturali, sono stati organizzati incontri e laboratori tra persone di culture ed esperienze di vita diverse.

Nessuna alternativa è stata offerta agli operatori (tutti volontari) e di conseguenza alle persone senza fissa dimora, se non una generica disponibilità ad un'interlocuzione, ma la sensazione che serpeggia è quella di una chiusura totale da parte dell'amministrazione a rivedere la propria decisione.

Penso ai pomeriggi che ho trascorso alla Città Invisibile con i compagni di strada di Interferenze e mi assale un senso di profonda tristezza ed impotenza.

Si parla sempre tanto di creare un mondo diverso, ma poi si distruggono i semi e i germogli di ogni speranza».

Al coro delle critiche si è unito anche Salvatore Di Francia, ex consigliere di maggioranza dell’era Sbrocca che critica anche quella minoranza attuale che, un tempo, era solita combattere: «Purtroppo Tina era un luogo di integrazione e un incubatore culturale. Vi scambiavate idee ed opinioni? Aiutavate il prossimo? Beh quando vi sono idee ed opinioni questa amministrazione ha paura. Quindi era meglio chiudere. Mi dispiace vedere la minoranza ( quella che ha sempre battuto i pugni sui tavoli che contano oggi sta ferma). I 5 stelle, la signora in rosso e il centro sinistra che ho frequentato io dove sono? Fare politica significa aggregazione, scambi di idee e se possibile anche aiutare il prossimo in difficoltà. Mi sbaglierò, ma questi rappresentanti del comune di Termoli non credo siano all’ altezza del compito assegnatogli dai Termolesi!»

 

 

 

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