«Scioperiamo per dire no ai licenziamenti», due ore di stop per venerdì 23 luglio

La protesta mer 21 luglio 2021
Attualità di La Redazione
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Ingresso dipendenti alla Fca ©Termolionline
Ingresso dipendenti alla Fca ©Termolionline

TERMOLI. Arriva la proclamazione dello sciopero di due ore nel settore dei metalmeccanici, ovviamente in testa lo stabilimento Fca-Stellantis, principale polo industriale della nostra regione. A indirlo sono i confederali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, per le ultime due ore di lavoro di ogni turno di venerdì 23 luglio.

«Dopo lo sblocco dei licenziamenti voluto dal governo Draghi e dalla Confindustria nei giorni scorsi alcune aziende e multinazionali (Gkn, Whirlpool, Gianetti Ruote e altre ancora) hanno avviato le procedure per il licenziamento di centinaia e centinaia di lavoratori.

Si tratta di decisioni inaccettabili, che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione, il reddito dei lavoratori, impedire la riduzione della capacità industriale del paese, evitare che altre aziende seguano questi negativi esempi e rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale.

Le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dalla comunità europea sul PNRR vanno utilizzate per innovare il sistema produttivo del paese, realizzare la transizione ecologica e digitale, dare soluzioni alle tante crisi aperte, creare nuova e stabile occupazione. Per fare questo, per accompagnare questo processo, occorre riformare gli ammortizzatori sociali, renderli universali, ma anche vincolare le ingenti risorse pubbliche destinate alle imprese a precisi vincoli sociali a partire dalla difesa dell’occupazione, al superamento della precarietà lavorativa, alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Per tutte queste ragioni occorre mobilitarsi e chiedere al Governo di intervenire presso la Confindustria per bloccare i licenziamenti, rispettare l’avviso comune sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sottoscritto con Cgil Cisl e Uil, dare soluzioni alle crisi aperte, aprire con il sindacato tavoli di confronto nei principali settori industriali a partire dall’automotive, dalla siderurgia, dall’elettrodomestico.

Scioperiamo tutte e tutti per dire no ai licenziamenti, riformare gli ammortizzatori sociali e difendere loccupazione, dare finalmente soluzioni concrete e positive alle crisi aziendali aperte, vincolare gli investimenti del Pnrr ad una occupazione stabile e ad un lavoro in salute e sicurezza, impedire alle multinazionali e ai fondi di investimento di speculare e distruggere lindustria e il lavoro.

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