Il Molise? Terra di vigneti, innovazione, tradizione e relax: parola di ‘Viaggivacanze’
Termoli, Campomarino, Larino, Montenero, San Martino in Pensilis Ospite del Press Tour organizzato annualmente dall’Aast di Termoli, Franca Dell’Arciprete descrive il Molise come uno scrigno ricco di sorprese da non perdere.
MOLISE. Mo-li-se: è in queste tre sillabe che si nasconde lo scrigno di cui questa terra, per secoli dimenticata, è fatta. Un guscio, solo all’apparenza vuoto, che una volta aperto riesce a svelare la magica essenza di cui è composto. In questi ultimi anni, complice anche la pandemia, è divenuta quasi una terra di conquista, soprattutto durante il periodo estivo quando le calde spiagge e l’entroterra fresco forniscono giovamento e pace.
Se a questo si aggiungono anche i prodotti tipici di cui questo lembo di terra, perfetta metà di un’Italia gloriosa, è ricco, allora possiamo dire di aver vinto alla lotteria. Ne è un esempio, ultimo solo cronologicamente parlando, il lungo, dettagliato e preciso articolo a firma di Franca Dell'Arciprete sul sito ‘Viaggivacanze’. Ospite del tour destinato ai giornalisti e blogger italiani, organizzato annualmente dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo (Aast) di Termoli, Dell’Arciprete ha descritto alla perfezione un Molise che timidamente inizia a credere alle sue potenzialità, seguendo il filone della Tintilia (proprio quest’anno, infatti, è nato il ‘Tintilia Wine Club’ proprio grazie all’impergno dell’Aast).
Un viaggio tra sapori e saperi dove la «Tintilia, con i suoi aromi e profumi di ciliegia e frutta matura con note speziate che affiorano dal bel colore rosso rubino, evoca gli aromi e i profumi della regione», scrive Dell’Arciprete. Da Termoli a Larino, passando per San Martino in Pensilis, Ururi, Montecilfone e San Giuliano di Puglia, il viaggio tra ulivi e vitigni rappresenta a pieno il Molise, descritto come una terra che può «offrire ricette tradizionali con prodotti a km 0, produzioni di nicchia, equilibrio tra innovazione e tradizione in agricoltura, coinvolgimento attivo nelle attività contadine, corsi di cucina tipica, esperienze di oleoturismo e vinoturismo, passeggiate in vigna, picnic nelle masserie. E grande attenzione alla sostenibilità. Senza dimenticare che il Molise è anche un paradiso della biodiversità, con i suoi 159 prodotti tipici ad oggi riconosciuti e le sue 19 varietà autoctone di olivo».
Un articolo lusinghiero, che spiega nel dettaglio la magia della nascita di oli e vini, corredato da fotografie mozzafiato che mostrano, senza filtri, le mille sfaccettature del variegato paesaggio della regione (che non esiste) e dove, colline, mare e montagne, si incontrano creando un soliloquio in grado di parlare al cuore ed all’anima di chi decide di ascoltarlo.