Termoli, San Basso e il mare: il racconto di una mattinata speciale
TERMOLI. San Basso, il nostro patrono, padre di noi termolesi. Oggi è un simbolo per la nostra città.
“Vasselucce”, così come lo chiamano i termolesi, così come lo chiamava mia nonna.
È stato meraviglioso poter essere stamani alla banchina del nostro porto, per testimoniare il suo viaggio in mare e il simbolo che incarna e che rappresenta per la nostra città.
Ho avuto modo di ricordarmi, guardando dalla banchina, il borgo antico, tutti i momenti splendidi e significativi della mia infanzia.
Ricordo mia nonna che da vera termolese amava questa festa e rigorosamente la seguiva dal muraglione della scala a chiocciola.
I miei ricordi sono molto limpidi: ci svegliavamo sempre prestissimo, andavamo insieme ad ammirare la processione a mare, dall’alto delle mura del paese vecchio e poi scendevamo al porto. Era una tradizione, la nostra tradizione.
Poi nel pomeriggio anche con i miei genitori, si andava alla processione per le strade del centro cittadino e dopo cena si scendeva nuovamente al porto per comprare noccioline e caramelle gommose, di cui ero ghiotta. Mia nonna mi comprava sempre un giochino ad una di quelle numerose bancarelle, il gioco di San Basso, con cui poi avrei giocato anche in inverno, ricordandomi i momenti più belli di quel giorno.
I ricordi per una termolese come me, che è stata fuori città per diversi anni, sono sempre forti, vividi e stupendi, perché inevitabilmente si intrecciano ai ricordi di una vita lontana, quella della mia infanzia. Un tempo passato e indelebile, custodito per sempre nei meandri del mio cuore.
Discorso a parte sarebbe narrare l’esperienza della processione in mare dal peschereccio, un’esperienza che ho avuto modo di vivere qualche anno fa, già da adulta, su una barca con degli amici.
Sempre emozionante, ricordo quel giorno la benedizione del Vescovo, la corona che veniva gettata in acqua, con uno sfondo caratteristico come il nostro mare.
Lo stesso mare che da sempre ci regala emozioni e sensazioni indescrivibili, legati all’ignoto ma anche al piacere della scoperta. La riscoperta delle nostre tradizioni.