L'omaggio dei termolesi a San Basso, la veglia in Cattedrale
TERMOLI. Un San Basso diverso.
Ogni anno i termolesi sono abituati a recarsi al mercato ittico a trovare San Basso per rivolgergli le proprie preghiere e porgergli un saluto. Quest'anno però il luogo è cambiato. Chi voleva salutare l'amato Santo si è dovuto recare in cattedrale dove è stato tutto organizzato in modo da rispettare quanto previsto dalla normativa Covid 19.
Il luogo era diverso ma le emozioni dei devoti sono rimaste le stesse anzi sono anche aumentate.
Dopo un anno vissuto in pandemia, tra chiusure e lockdown essere qui a festeggiare San Basso è un privilegio.
Le strade del Borgo vecchio stasera avevano qualcosa di magico. C'era un'atmosfera particolare, si respirava un'aria diversa ricca di speranze e di preghiere.
In cattedrale per il saluto al Santo non c'erano solo i termolesi ma anche turisti rimasti affascinati dai festeggiamenti.
Salendo i gradini della cattedrale si iniziava a percepire un'emozione particolare. Già dall'ingresso si scorgere la statua del Santo che era li ad accogliere chiunque entrava.
All'interno regnava il silenzio, ognuno si ritagliava il suo momento con l'amato Santo.
I fedeli, i termolesi e tutte le persone che amano la città hanno provato nuovamente gioia e felicità perché hanno potuto rivivere anche se con qualche restrizione e regola in più la festa del patrono.
La preghiera di quest'anno è che la pandemia finisca lasciando di nuovo spazio ai sorrisi, agli abbracci a tutto ciò che caratterizzava la festa dell'amato San Basso.
W San Basso!