Sanità, firmato nuovo Pos: collaborazione San Timoteo-San Pio per Punto Nascita

Riorganizzazione ospedaliera ven 10 settembre 2021

Termoli, Isernia, Campobasso Firmato nelle scorse ore, il Pos definisce la costituzione degli ospedali molisani e ridefinisce reparti e accordi interregionali.

Attualità di La Redazione
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Ospedale San Timoteo ©Termolionline.it
Ospedale San Timoteo ©Termolionline.it

CAMPOBASSO-TERMOLI-ISERNIA. È stato firmato il nuovo Pos (Programma Operativo Sanitario) del Molise: numerose le novità che riguardano la sanità regionale e dei presidi ospedalieri presenti sul territorio. Nei piani ci sono l'integrazione del Cardarelli al Gemelli Molise e la collaborazione tra Termoli e Vasto per quanto concerne il Punto Nascita termolese.

La rete ospedaliera pubblica regionale sarà costituita dagli ospedali:
◼ “Cardarelli” di Campobasso - Hub;
◼ “San Timoteo” di Termoli - Spoke;
◼ “Veneziale” di Isernia - Spoke.
◼ “Caracciolo” di Agnone – Ospedale di area disagiata

All’offerta ospedaliera regionale si aggiungono le strutture private accreditate: Gemelli Molise Spa (già Fondazione di ricerca e cura “Giovanni Paolo II”) a Campobasso; IRCCS Neuromed che ha sede a Pozzilli (IS); GEA Medica a vocazione esclusivamente riabilitativa, ad Isernia; Casa di Cura “Villa Esther” a Bojano (CB); Casa di Cura “Villa Maria” a Campobasso.

Ospedale “San Timoteo” di Termoli
Il “San Timoteo” è Presidio Ospedaliero di Base, secondo gli standard legati al bacino d’utenza previsti dal DM.70/2015. Classificato come SPOKE, è sede di Pronto Soccorso dotato di letti di “Osservazione Breve  Intensiva” con la presenza di Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore (H24) di Radiologia, Laboratorio, Emoteca.

È mantenuto nel Presidio Ospedaliero di Termoli la Cardiologia con Emodinamica. Il Presidio si connota, infatti, per rilevanti volumi di attività in tale disciplina in particolare con riferimento alle procedure endovascolari terapeutiche e diagnostiche, con capacità attrattive anche per i pazienti residenti nelle regioni confinanti.

Per l’Ospedale di Termoli, inoltre, sono previsti accordi di collaborazione con l’Azienda Sanitaria “Chieti-Vasto-Lanciano”, in particolare con l’Ospedale “San Pio di Vasto”, la Stroke Unit, l’Emodinamica e la Traumatologia e il Punto Nascita, con modalità da definire in futuri accordi, tra cui anche la organizzazione di equipe miste di professionisti che si sposteranno da un presidio all'altro per gestire in maniera più adeguata prestazioni ad elevata complessità, ottimizzando le risorse umane e logistiche ed evitando lo spostamento di pazienti fra una struttura e l'altra. La collaborazione tra i due ospedali assicura alla popolazione residente sulla fascia costiera di Molise ed Abruzzo un Presidio che eroga prestazioni di alta complessità.

Relativamente al Punto Nascita, con parere del Comitato Percorso Nascita nazionale (prot. n. 133938 del  22/10/2018), veniva chiesto alla regione Molise di procedere alla relativa chiusura ed all’attivazione di accordi  interregionali per l’accoglienza delle partorienti presso i Punti Nascita dell’Abruzzo.
Atteso il parere del Comitato Percorso Nascita nazionale e considerata altresì la grave carenza di organico, con nota commissariale n. 78739/19 ne era stata disposta la chiusura.
Con sentenza n.80/2021 TAR Molise la nota commissariale è stata annullata e le attività di ostetricia sono riprese.

Ospedale “Cardarelli” di Campobasso
L’Ospedale “Cardarelli” è DEA di I livello, secondo gli standard legati al bacino d’utenza previsti dal DM.70/2015 e HUB della complessiva rete Ospedaliera della Regione Molise. È situato in posizione baricentrica nel capoluogo di regione, che ha rappresentato storicamente di fatto il riferimento per gli altri ospedali pubblici regionali.

Lo stesso presidio è Hub per le patologie tempo-dipendenti con presenza di STROKE UNIT di I livello (rete ictus), CTZ- TRAUMA TEAM (rete trauma), Emodinamica interventistica H24 e UTIC (rete cardiologica), Neonatologia e TIN (rete neonatologica). È HUB, inoltre, per la patologia neoplastica per la presenza della UOC Oncologia, della BREAST UNIT, dei servizi centralizzati di Anatomia Patologica e Medicina Nucleare e per la prossimità con la strutura sanitaria Gemelli Molise Spa (già Fondazione “Giovanni Paolo II”), sede dell’unica radioterapia regionale.

L’organizzazione sul territorio della sanità molisana deve prevedere necessariamente la distribuzione degli ospedali così come delineata, al fine di sostanziare la offerta sanitaria sul territorio, basandosi sul principio di qualità ed equità dell’offerta.

All’ospedale “Cardarelli,di Campobasso cui è attribuito il ruolo di Hub necessita di soluzioni organizzative e gestionali per la riprogettazione dei processi assistenziali intraospedalieri con l’obiettivo di migliorare i livelli di appropriatezza e qualità delle prestazioni.
A tale scopo si intende declinare un nuovo modello organizzativo, basato sulle aree funzionali omogenee, che consentono l’aggregazione di discipline con l’obiettivo di offrire all’utenza competenze necessarie al soddisfacimento del fabbisogno rispetto alle esigenze della popolazione molisana.
L’area funzionale Omogenea, (A.F.O.) è caratterizzata da ambiti funzionali omogenei per finalità e tipologia di intervento sia rispetto alle discipline mediche che chirurgiche.

Rilevante ai fini dell’efficacia dell’attività, il modello organizzativo AFO consente di aggregare posti letto e funzioni sia nello stesso presidio, o l’accorpamento con altra struttura in altro presidio funzionalmente collegato per il rispetto dello standard dei posti letto.
All’interno delle U.O. complesse di Medicina Interna e Chirurgia Generale possono essere destinati posti letto ad attività specialistiche organizzati per aree omogenee e/o complementari, definite “Area Funzionalmente Omogenea” (AFO), compatibili con le stesse discipline di base non presenti nel presidio, affidata a personale medico in possesso della specializzazione specifica, con gestione comune delle risorse, incluse quelle umane.

Il modello organizzativo così delineato permette di assicurare agli abitanti della Regione Molise una corretta assistenza di prossimità garantendo criteri organizzativi volti all’efficienza anche mediante la razionalizzazione delle risorse.

L’ AFO Chirurgica-Traumatologica rappresenta una necessità organizzativa in DEA di I livello, Centro Traumatologico di Zona regionale, in cui la gestione del paziente politraumatizzato è assicurata da un trauma team che preveda anche il chirurgo toracico, il chirurgo vascolare, il neurochirurgo.
Il Trauma maggiore è il risultato di un evento in grado di causare lesioni mono o multi-distrettuali (politrauma) tali da delineare un rischio immediato o potenziale per la sopravvivenza del paziente. La corretta gestione del trauma grave è determinante sia dal punto di vista degli outcome del paziente in termini di sopravvivenza e disabilità, sia dal punto di vista della spesa sanitaria.

La letteratura internazionale dimostra come la corretta impostazione della catena dei soccorsi rappresenta la variabile fondamentale per l’esito.
La continuità del trattamento è assicurata in modo ottimale da professionisti che operano sia in ambito territoriale che all’interno del centro traumi di riferimento: questo assicura un trattamento omogeneo, secondo principi e priorità in intervento condivise.

 

In particolare è documentata l’efficacia del modello organizzativo che preveda, nella fase intraospedaliera, la presa in carico del paziente da parte di un equipe multidisciplinare e multiprofessionale dedicata, definita TRAUMA TEAM.
Il trauma team è l’insieme delle figure professionali, medici ed infermieri, con diversa specializzazione, esperti nel trattamento del traumatizzato grave, che consentono un approccio “simultaneo”, e non più solamente “sequenziale”, al paziente politraumatizzato grave. L’AFO chirurgica rende possibile la gestione multidisciplinare e multiprofessionale assicurando l’attivazione di un trauma team completo che, secondo la letteratura scientifica la gestione simultanea del paziente politraumatizzato migliora significativamente l’outcome.

L’AFO medica, costituita dalle discipline Gastroenterologia Pneumologia Endocrinologica è funzionale alla gestione integrata di pazienti complessi , favorendo l’implementazione dei PDTA e il rapporto con il territorio, favorendo la corretta presa in carico del paziente e l0’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri.

In virtù del ruolo che svolge, l’ “Ospedale Cardarelli” deve essere dotato, tra l’altro, della Radiologia interventistica, per assicurare la presenza di procedure diagnostico-terapeutiche mini invasive, in particolare, per la gestione delle patologie tempo-dipendenti.

Ospedale “Caracciolo” di Agnone
Il Presidio Ospedaliero di Agnone, al centro dell’area alto molisana, la quale presenta una conformazione geo-morfologica assai complessa, quale Presidio sanitario di area disagiata può rispondere alle esigenze del territorio dell’alto Molise nonché a quelle della popolazione delle aree di confine con l’Abruzzo. Lo stesso, pertanto, può caratterizzarsi per la garanzia percorsi assistenziali specifici, capaci di soddisfare i bisogni sanitari e sociali di un territorio disagiato.

 

Strutture Private Accreditate

Strutture Private Accreditate In ragione della qualificata offerta assistenziale del Gemelli Molise S.p.A. (di seguio denominato Gemelli Molise) e dell’IRCCS Neuromed, presso le stesse sono presenti discipline complementari rispetto a quelle degli ospedali pubblici.

La struttura Gemelli Molise è situata a poche centinaia di metri dall’Ospedale Cardarelli di Campobasso (Hub del sistema dell’emergenza), è dotata della disciplina di Cardiochirurgia e, pertanto, partecipa alla rete dell’emergenza cardiologica per la funzione specifica.
L’IRCCS Neuromed, Istituto di Ricerca e Cura a carattere scientifico nell’ambito delle neuroscienze partecipa alla rete per la funzione neurochirurgica, con il ruolo nella rete del trauma, per la sola gestione del Trauma cranico isolato, e nella rete dell’ictus, per le sole situazioni in cui il trasporto del malato presso la struttura non
pregiudichi il rispetto dei tempi di trattamento.

Il ruolo del privato accreditato risulta preminente nell’ottica del completamento del complessivo sistema di offerta della Regione, anche rispetto agli standard previsti dal DM 70/2015, nonché in funzione del recupero Programma Operativo 2019-2021
della mobilità passiva. Quest’ultima, infatti, si è caratterizzata per un progressivo incremento nel corso degli ultimi cinque anni.

Risulta evidente che per un efficace e duraturo recupero della mobilità passiva è determinante il contributo di tutti i soggetti che partecipano all’offerta assistenziale e, dunque, anche degli erogatori privati accreditati. Per le finalità esposte si riconosce anche il ruolo delle case di cura private accreditate che in ragione del ruolo possono costituire utile supporto nel processo di progressiva strutturazione dell’offerta sanitaria pubblica.

Attraverso l’integrazione funzionale con i privati accreditati sarà garantita una maggiore efficacia delle reti cliniche.

L’integrazione funzionale potrà declinarsi nei termini di un accordo volto a strutturare una collaborazione per disciplinare attività di interesse comune nelle aree:

o Farmaceutica: Gestione condivisa per la distribuzione diretta dei farmaci in dimissione e politiche di efficienza prescrittiva;

o Emergenza-Urgenza: Gestione condivisa della casistica in emergenza-urgenza;

o Post acuzie: Percorso condiviso di Riabilitazione e per l’ inserimento presso le strutture territoriali;

o Liste d’attesa: Definizione azioni condivise per abbattimento liste di attesa;

o Integrazione Ospedale/Territorio: Definizione politiche per massimizzare l’efficienza delle risorse disponibili.

Progetto di integrazione dell’Ospedale “Cardarelli” di Campobasso presso la struttura FDPII oggi Gemelli Molise s.p.A.

Il progetto di integrazione dell’Ospedale “Cardarelli” di Campobasso presso la struttura FDPII oggi Gemelli Molise s.p.A., già previsto dal Programma Operativo Straordinario 2015-2018, sarà oggetto di ulteriori approfondimenti.

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