Parcheggio gratuito di Rio Vivo ostaggio dei camper, degrado e sporcizia ovunque
Termoli Il parcheggio di Rio Vivo diventa sosta per i camper non autorizzata, ma mancano i servizi essenziali: nessun cestino o bidone, nessun luogo dove poter scaricare i reflui e i rifiuti si accumulano.
TERMOLI. Il grande parcheggio di Rio Vivo, a ridosso del porticciolo turistico, è divenuto il preferito dai camper e dalle roulotte: in centinaia, infatti, si sono avvicendati nel grosso spazio vista mare durante questi mesi estivi, grazie non solo alla bellezza del luogo, ma anche spinti dalla possibilità di sostare senza dover pagare.
Un posteggio che, nel tempo, è divenuto una vera e propria ‘minidiscarica’ dove sacchi pieni di rifiuti di ogni genere e finanche dei tubi, trovano la loro nuova dimora. Cumuli di sacchi, visibilmente non differenziati, mostrano il loro volto più brutto in quella che, nell’ultimo anno, è divenuta l’are più frequentata dai turisti che giungono a Termoli.
I rifiuti, che crescono ogni giorno di più, si accumulano l’uno sull’altro a causa non solo della maleducazione umana, ma anche della completa assenza di cestini adeguati alla loro raccolta. Se a queste carenze si aggiunge il fatto che l’area non è adibita alla sosta dei camper, ovvero manca dei servizi che vanno assicurati a chi si muove con questi mezzi, il problema aumenta drasticamente.
A segnalare la situazione sono proprio alcuni dei frequentatori della zona che manifestano il disagio di posteggiare il mezzo nell’area, tra rifiuti, alcuni dei quali maleodoranti, e impossibilità di scaricare i reflui come stabilito dalla legge: «Dal momento che l’area è frequentata dai camper e dalle auto – ipotizza qualcuno - Perché non pensare di collocare dei cassonetti per la raccolta differenziata o di darla in gestione a chi, fattivamente, potrebbe sistemarla a dovere per ospitare i camperisti? Anche perché qui si incorre in un problema sanitario visto che l’immondizia – e i reflui – vengono scaricati in barba alle più comuni norme».
A questo si aggiunge il fatto che i rifiuti, trasportati dal vento, finiscono in mare o, peggio ancora, nell’area parcheggio del porticciolo turistico, creando uno spettacolo poco piacevole e ancor meno salubre.