«La politica non può snobbare l'automotive, vale un milione di posti di lavoro»
TERMOLI. Boccata d'ossigeno dopo le parole del Ministro Giorgetti a margine del secondo tavolo convocato al Mise con Stellantis per la vertenza automotive in Italia. La conferma che il Governo non assisterà passivamente, ma si impegnerà con proprie risorse nella realizzazione della Gigafactory di Termoli, ha rasserenato un po' quel clima di incertezza degli ultimi mesi che aveva accompagnato l'ambiente metalmeccanico dopo l'annuncio di luglio.
A ribadirlo, in una intervista, il segretario regionale della Fim-Cisl, Riccardo Mascolo.
«E' stato confermato l'investimento per lo sviluppo della Gigafactory allo stabilimento Fca-Stellantis di Termoli, che dal 2024 dovrebbe veder decollare le nuove lavorazioni. Aspettavamo questa conferma e l'ufficialità è venuta nel confronto di due giorni fa al Mise. L'aspettavamo da tempo, anche perché è stato il sindacato a sollecitare la politica a intervenire in questa fase così delicata della vita aziendale della Stellantis e di tutto l'automotive». Parla così il segretario regionale della Fim-Cisl, Riccardo Mascolo, che evidenzia come il periodo sia molto difficile.
«Oltre alla crisi dei semiconduttori, altre problematiche riguardano l'approvvigionamento di materie e prime e anche un andamento del mercato che non ha visto quell'impennata in cui tutti speravamo dopo la pandemia». «Al Governo abbiamo chiesto di dare attenzione a un settore che ingloba compreso l'indotto più di un milione di lavoratori», ribadisce Mascolo. Infine, la partita Sevel. «Apprendiamo anche con favore la rassicurazione sulla Sevel, che non subirà la delocalizzazione. Lo stabilimento in via di realizzazione nella Polonia dovrà servire il mercato dell'Est, mentre quello di Atessa dovrà rifornire quello occidentale».