Niente risposte alle loro richieste, «Dopo 6 mesi di impegno al PalAirino diciamo basta»

Silenzio assordante gio 14 ottobre 2021
Attualità di La Redazione
2min

TERMOLI. Da ormai 6 mesi le associazioni di volontariato del territorio erano impegnate nella campagna vaccinale, quella organizzata al PalAirino. Ebbene, nonostante l’alacre lavoro, senza soluzione di continuità, ci sono grosse problematiche di carattere, chiamiamolo così, amministrativo, che rimpallano tra Asrem e Protezione civile regionale. Su richiesta del Comune di Termoli, vista l'imminenza di apertura, lo scorso 15 aprile, è stato richiesto supporto per l'Hub Vaccinale del PalAirino. Dal 16 aprile le varie Associazioni hanno iniziato a dare supporto tutti i giorni dalla mattina a chiusura. Tutti i giorni compreso la domenica dalle ore 8:00 fino alle 19 circa, 4-5 volontari che si occupavano dell’ accoglienza, logistica e compilazione nella sola parte anagrafica della scheda. Ogni associazione metteva a disposizione 1 o due volontari a giornata. 

Solo successivamente, sempre su richiesta del Comune di Termoli, è arrivata finalmente l'attivazione formale delle Associazioni dal Servizio Regionale di Protezione Civile, a partire dal 7 giugno scorso. Attivazione che prevedeva, come in tutta Italia, i benefici di legge cioè l'attivazione dell'articolo 40 (rimborso di spese sostenute alle Associazioni) e articolo 39 (distacco formale da lavoro) solo su necessità qualora il numero di operatori volontari non fosse stato sufficiente a garantire i servizi emergenziali. «Fin da subito abbiamo richiesto l'attivazione al Servizio Regionale di Protezione civile dell'articolo 39, personalmente ne ho fatto richiesta ufficiale via Pec il 12/07/2021, perché l'attività di vaccinazione è andata sempre più in aumento, si necessitava di più operatori al giorno e soprattutto perché essendo un'attività continuativa si necessitava che il volontario si potesse distaccare da lavoro per garantire supporto tutti i giorni– ci ha riferito Mariangela Sforza, presidente dell’associazione nazionale Vigili del fuoco volontari, della sezione Provinciale di Campobasso con sede a Campomarino operante in tutta la Provincia, quindi anche a Termoli, oltretutto i volontari sono impegnati anche in altre attività tipo l'antincendio boschivo, quindi era fondamentale poterne usufruire. Non è una questione di rimborso ai volontari, anche se ancora oggi nonostante le varie Associazioni non si siano mai fermate, da inizio pandemia, nelle attività emergenziali alcun rimborso  di spese sostenute è pervenuto, ma non personalmente ai volontari ma all' Associazione di appartenenza. Il problema, ripeto, non è questo. Il punto cruciale è stata la mancanza di attivazione dell’articolo 39 e soprattutto, voglio evidenziare, la mancanza di indicazioni operative, procedure e di coordinamento del servizio in essere. 

Il volontariato di Protezione Civile è  organizzato e professionale. Sono mesi invece che nonostante le nostre pressioni e le pec di richiesta in merito c'è uno scaricabarile tra l'Asrem e il Sevizio Regionale di Protezione Civile.

Nulla è definito nonostante  varie Pec e solleciti effettuati. Da aprile fino a qualche settimana fa noi volontari non ci siamo mai fermati nonostante queste difficoltà concrete dividendoci tra attività lavorative personali e attività di supporto. A malincuore abbiamo dovuto gettare la "spugna". Era diventato ingestibile il servizio in essere. E voglio ringraziare tutti i volontari che si sono messi a disposizione senza sosta. Sono il braccio operativo della solidarietà». 

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