Raccolta firme dem a Guglionesi contro il Pos di Toma

GUGLIONESI. Anche nel basso Molise è partita la raccolta firme sulla petizione dem contro il Pos 2019-2021 firmato dal commissario ad acta Donato Toma. Un banchetto per l’ospedale di Termoli. Questo potrebbe essere il titolo delle manifestazioni che si terranno in questo weekend per evitare che il nosocomio termolese chiuda.

L’iniziativa nata dal circolo Pd di Termoli, è stata supportata anche dal circolo cittadino di Guglionesi ed ha visto la presenza in mattinata del segretario Oscar Scurti per il Pd di Termoli, Pasquale Marcantonio e Annamaria Becci per quello di Guglionesi e, Laura Venittelli che, da tempo ormai, lotta per queste battaglie.

Tanta la gente che si è riversata al banchetto. Nessun colore politico ha prevalso. Prevale solo la coscienza della gente, che sia di destra o sinistra, che chiede solamente di potersi curare presso l’ospedale San Timoteo.

I cittadini del basso Molise devono essere liberi di scegliere dove potersi curare, privatamente o pubblicamente, deve esser una loro scelta e non imposta dall’alto.

«Cosa che il presidente-commissario Toma non capisce- affermano a gran voce i tanti presenti al banchetto- è una vergogna che dopo Larino anche Termoli debba esser chiuso».

«Dimezzare, non indire concorsi e, infine chiudere, questo è quello che accadrà a Termoli se il presidente-commissario non si passerà una mano sulla coscienza- continuano- coscienza che dovrebbe parlargli e fargli capire che qui non esistono cittadini di serie B e, soprattutto che per le urgenze non si possono fare tra i 60 e i 90 km». Il concetto è semplice: qualcuno si metta nei panni di quei pazienti che non hanno scelta, di tutti quei pazienti che una o due volte a settimana devono recarsi in ospedale, di tutti quei pazienti che non hanno voce e che, anche se ce l’avessero, non vengono ascoltati.

Forse è davvero l’ora di ascoltare loro e fare il bene dei cittadini. Tutti. Indistintamente.