Famiglie in difficoltà, 600 le domande presentate per i buoni spesa a Termoli

Sos povertà mar 19 ottobre 2021

Termoli L'assessora alle Politiche sociali Silvana Ciciola annuncia anche un bando per aiutare a pagare la Tari

Attualità di La Redazione
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TERMOLI. Nel giro di due giorni celebrate, per così dire, anche alla mensa Caritas di Termoli, le giornate mondiali dell’alimentazione e della povertà. Ma qual è lo spaccato post pandemia, ammesso che il prefisso post si possa usare a cuor leggero, viste le decine di vittime mietute dal coronavirus in Italia in questo autunno. Secondo il rapporto che la stessa Caritas ha diffuso sabato scorso, la crisi da Covid-19 ha avuto, come sappiamo, un evidente effetto sulle condizioni economiche delle famiglie. Nel 2020, secondo le stime definitive rilasciate dall’Istat lo scorso giugno, risultano in povertà assoluta oltre due milioni di famiglie (pari a un’incidenza del 7,7%), per un totale di 5,6 milioni di poveri assoluti (l’incidenza tra gli individui si attesta al 9,4%)4. Dopo la flessione registrata nel 2019, torna dunque a salire in modo significativo lo stato di deprivazione nel nostro Paese che conta oggi in termini assoluti oltre un milione di poveri assoluti in più rispetto al pre-pandemia.  L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (salita al 9,4%, dall'8,6% del 2019), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord dove la povertà familiare cresce dal 5,8% al 7,6%. Tale dinamica fa sì che se nel 2019 le famiglie povere del nostro Paese erano distribuite quasi in egual misura al Nord (43,4%) e nel Mezzogiorno (42,2%), nel 2020 si giunge rispettivamente al 47% e al 38,6%, con una differenza in valore assoluto di 167mila nuclei. È un forte segnale di cambiamento che costituisce l’esito di un percorso iniziato già da tempo e che partiva dalla situazione inversa; solo tre anni fa, nel rapporto Caritas 2018 denunciavano come nelle regioni del Mezzogiorno si concentrasse quasi la metà di tutti i poveri d’Italia. Anche passando dalla dimensione familiare a quella individuale il Nord si conferma come la macro-area con il peggioramento più marcato, con un’incidenza di povertà assoluta che passa dal 6,8% al 9,3% (è il Nord-Ovest l’area maggiormente penalizzata, cosa che in qualche modo non stupisce). Sono così oltre 2 milioni 554mila i poveri assoluti residenti nelle regioni del Nord e 2 milioni 259 mila quelli del Mezzogiorno. Su livelli di fragilità più contenuti si collocano le aree del Centro Italia, che registrano un’incidenza del 6,6%, per un totale di 788mila poveri assoluti, dato comunque in crescita rispetto al 2019. Questa la radiografia nazionale. Sul territorio, una statistica interessante è quella che possiamo rinvenire nelle parole dell’assessora alle Politiche sociali, Silvana Ciciola, che sul bando ultimo per i buoni spesa alimentari, finanziati dall’amministrazione comunale con 106.725 euro, sono state presentate ben 600 domande da altrettanti nuclei familiari che si dichiarano indigenti, quasi una su 15, calcoliamo a spanne. «Sono davvero tante – ha commentato la Ciciola – noi li stiamo erogando da qualche giorno e siamo uno dei primi Comuni del Molise». Sono otto i supermercati che hanno aderito all’avviso sulle manifestazioni d’interesse per permettere ai destinatari degli stessi buoni di potervisi recare a fare la spesa. Ma non si ferma qua l’azione di prossimità del Comune, poiché in corso e scadrà a novembre vi è il bando per il sostegno al pagamento di utenze e canoni di locazione, su cui sono stanziati 97.124 euro, in passato è stato gestito anche quello sul rimborso del testi scolastico e arriverà anche un avviso innovativo per permettere di pagare la Tari a chi non riesce a farvi fronte, in questo ulteriore step investiti circa 80mila euro. «E’ innegabile, tante le famiglie in difficoltà e senza lavoro, stiamo pagando lo scotto del long Covid anche nel tessuto socio-economico, non c’è solo l’emergenza sanitaria». Per il bando su fitti e utenze le domande necessitano di una documentazione più corposa e per questo stanno affluendo progressivamente. «I nostri dipendenti sono a disposizione, nell’ex ufficio tributi ed ex sportello Rieco Sud di largo Martiri delle Foibe, che da quando è iniziata la pandemia funge da vero punto di riferimento, così da aiutare coloro che mostrano difficoltà di compilazione».

 

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