Il filantropo molisano Vincenzo Manes ricevuto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella

Fondazione Italia Sociale gio 28 ottobre 2021
Attualità di La Redazione
3min

PORTOCANNONE. Nella sua biografia, che rimbalza in diversi siti della galassia web, risulta nato a Venafro, il primo aprile 1960, ma è arbereshe purosangue, tanto che la sede dell’attuale municipio, a Portocannone, è frutto di una donazione della sua famiglia, località dove è sepolto il papà Pierino, mentre la madre vive a Termoli. Parliamo di Vincenzo Manes, manager e imprenditore italiano, famoso anche per le sue attività in campo Filantropico. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha ricevuto nel pomeriggio di martedì scorso al Quirinale, quale presidente della Fondazione "Italia Sociale", Vincenzo Manes, unitamente alla vice presidente, Cristina De Luca, e al segretario generale della Fondazione, Gianluca Salvatori. Fondazione che nasce per volontà dello Stato, per essere una fondazione nazionale con lo scopo di aumentare le risorse private da dedicare a iniziative e progetti sociali di dimensioni e impatto per tutto il Paese.

Una novità assoluta nel panorama della filantropia italiana, modellata sull’esempio delle grandi fondazioni di altre nazioni (King Baudouin Foundation Belgio, Fondation de France Francia, Charities Aid Foundation Regno Unito). Vi partecipano aziende multinazionali, università, fondazioni culturali e sociali, banche, editori, studi professionali, società di consulenza internazionali ed altre importanti realtà dei settori profit e non profit. Partecipando alla Fondazione, le varie realtà decidono di aderire ad un nuovo modo di fare filantropia, in cui il Terzo Settore trae vantaggio non solo dall’investimento di risorse – economiche ed umane – ma anche dalla condivisione di metodi e competenze. Il collegio dei partecipanti ha, tra gli altri, l’incarico di nominare sei dei dieci membri del comitato di gestione della Fondazione. Obiettivo: contribuire ad aumentare da 10 a 15 miliardi di euro entro il 2030 le risorse filantropiche destinate agli enti di Terzo settore, attraverso iniziative proprie o culturali e attività di raccolta diretta di fondi a sostegno di una filantropia diffusa. Per finanziare a fondo perduto, con interventi fino a 10 anni, progetti di rilevanza sociale nazionale. Per creare occupazione, investendo nello sviluppo del Terzo settore. Infine, per accrescere la consapevolezza e l'impegno sui temi della cultura civica, come leva di coesione e sviluppo.

Vincenzo Manes laureato in Economia e Commercio presso la LUISS di Roma, ha iniziato la sua carriera negli Stati Uniti d’America nel campo degli investimenti. Nel 1993 torna in Italia e fonda la sua holding di partecipazioni chiamata Intek Group, per la quale ricopre ancora il ruolo di presidente. Svolge anche diversi ruoli ed ha partecipazioni in molte aziende tra cui i2 Capital partners SgrIntek, KME group (società produttrice di semilavorati in rame e leghe di rame, oggi confluita in Intek Group), in passato ha fondato “Europa investimenti”, ha lavorato presso il gruppo bancario “Citigroup” a Milano ed a New York, è membro del Consiglio di Amministrazione di Tod’s Group e della Compagnia Immobiliare Azionaria e di Class Editori, possiede partecipazioni in Ergycapital S.p.A.(energie rinnovabili), Culti (fragranze d’ambiente d’alta gamma). Fa parte anche di Compagnia Immobiliare Azionaria e di Class Editori. Manes è inoltre conosciuto per il suo impegno in politica e nel no profit. Oltre ad essere consigliere della fondazione WWF Italia, Manes è fondatore di attività filantropiche di successo attraverso la sua Fondazione “Dynamo” che si propone di sviluppare la filantropia in Italia.  Nel 1997 ha fondato VITA Editoriale il primo gruppo di comunicazione italiano dedicato al mondo del no-profit ed è presidente dell’omonima Fondazione. Fa parte del consiglio di Amministrazione della Fondazione Adriano Olivetti. Sostenitore di Matteo Renzi è diventato sotto il Governo di questi Consigliere pro-bono del Presidente del Consiglio Renzi per il Terzo settore e lo sviluppo dell’economia sociale. A fine gennaio 2018 viene nominato insieme a Calabrò dal Comune di Milano nel CDA della Triennale, andando a sostituire i consiglieri uscenti voluti dall’ex presidente Claudio De Albertis.

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