Flusso di violenza contro le donne, dalla casa circondariale di Larino appoggio a chi denuncia
LARINO. In data 27 Novembre 2021 presso la Casa Circondariale di Larino si è svolta la cerimonia della “Giornata internazionale in onore delle donne vittime di violenza”.
L’iniziativa è stata promossa dalla Direzione della Casa Circondariale di Larino in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità del Corpo di Polizia Penitenziaria rappresentato dal sostituto Commissario di Polizia Penitenziaria dott.ssa Anna Di Niro, la quale, nella duplice veste di rappresentante della Polizia Penitenziaria e componente nazionale di parte sindacale del Comitato stesso, ha voluto con forza ribadire l’impegno delle istituzioni e delle donne impegnate in settori strategici quali la sicurezza sociale, al contrasto dei fenomeni alla ribalta delle cronache che investono le donne quali vittime di violenza.
Immediata la collaborazione della Direzione dell’istituto, delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria, dell’area Giuridico-Pedagogica, del Cappellano e dei volontari.
Commoventi le letture delle appartenenti al Corpo e la scenografia al contempo rispettosa e calzante, quasi a riprodurre “il flusso di violenza” che investe le donne, le quali spesso per scelte necessitate dalla protezione dei figli o per timore, non denunciano.
L’impegno del Comitato pari opportunità ha continuato il sostituto commissario, è rivolto anche ad azioni concrete quali proposte di legge al vaglio delle Commissioni Giustizia, pareri in relazione ai nuovi reati da “codice rosso” inseriti con le ultime riforme, formazione specifica agli appartenenti del Corpo e ai tecnici del trattamento rieducativo.
In un’atmosfera di unione di intenti, in una cornice religiosa, ma laica al contempo, con l’ottima omelia del cappellano, Don Antonio di Lalla, alla presenza anche di una platea di detenuti, e allietati dal coro della cattedrale di Larino, “che il Signore ci diriga”, hanno espresso il loro pensiero il Direttore dell’Istituto, dott.ssa Rosa La Ginestra, la quale nel ribadire la rabbia che si prova ogni qualvolta si apprende di un nuovo caso di femminicidio, ha voluto lanciare un messaggio di speranza e di fiducia che partendo dall’impegno delle istituzioni arrivi, attraverso una vera educazione alla “non violenza” a tutti i contesti civili e sociali. Il saluto del Commissario d’istituto dott. Rossano Varricchio ha chiuso il ciclo di interventi con riferimenti al principio di solidarietà e uguaglianza degli esseri umani tutti, a prescindere dall’identità di genere.
La cerimonia si è conclusa con l’apposizione in via permanente presso i giardini dell’ intercinta dell’istituto penitenziario della “panchina rossa”, realizzata da un detenuto e che servirà, simbolo indelebile per chiunque si volgerà a guardarla facendo ingresso in istituto, della volontà comune manifestata dagli astanti di monito e contrasto alla violenza di genere.