Insieme per l'Ucraina: «È il caso di dire missione compiuta»

Termoli solidale mer 30 marzo 2022
Attualità di La Redazione
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È il caso di dire “MISSIONE COMPIUTA” ©Termolionline.it
È il caso di dire “MISSIONE COMPIUTA” ©Termolionline.it

TERMOLI. È il caso di dire “MISSIONE COMPIUTA”. Giunge così a destinazione il viaggio verso le zone di guerra organizzato dal Comitato Civico Termolese “INSIEME PER L’UCRAINA”. Un percorso denso di emozioni, di sorprese, di imprevisti ma che – in linea con i principi a cui ci si è ispirati sin dal primo giorno – ha sollecitato la coscienza di chi fa della solidarietà un vero e proprio senso di vita. Così, alcuni membri del Comitato Termolese, ieri notte sono partiti con due mezzi carichi di medicinali, materiale sanitario, beni alimentari, coperte e abiti alla volta di Przemyśl, una città polacca sita nel voivodato della Precarpazia, che sorge in una zona strategica a soli quindici chilometri di distanza dalla frontiera con l'Ucraina. Przemyśl è ritenuta la seconda città più antica della Polonia, dopo Cracovia. E’ in questo importante centro polacco che sono state consegnate le merci dirette al vicino centro logistico di Ternopil, in Ucraina. In attesa che si aprano i cosiddetti “corridoi umanitari”, sperando che si possa continuare ad inviare altro materiale attraverso i canali istituzionali, i responsabili del Comitato, in collaborazione con la Protezione Civile di Campomarino, hanno ritenuto opportuno consegnare di persona gran parte del materiale raccolto. Grazie alla sensibilità di coloro che hanno inteso mostrare vicinanza e affetto nei confronti del popolo ucraino, è stato possibile realizzare quella che può essere definita “un’impresa”.

Nel giro di una sola settimana, infatti, è stato possibile prendere contatti con un’Organizzazione Umanitaria di stanza a Przemyśl che raccoglie materiale sanitario e beni di prima necessità provenienti da tutta Europa e che quotidianamente, con mezzi propri e percorsi sicuri, fa la spola con la città di Ternopil, in Ucraina.

È stata un’esperienza unica, che sin dalle fasi di preparazione ha messo in subbuglio i nostri pensieri, il nostro animo. Data l’urgenza del momento e considerate le difficoltà nella consegna dei beni raccolti, l’unica alternativa era poter contare ancora una volta sulla gratuità e sulla disponibilità dei cittadini di Termoli e del Basso Molise. Ci preme ringraziare la Protezione Civile di Campomarino, in modo particolare la Sig.ra Teresa D’Uva per l’apporto organizzativo e per averci affidato tutto il materiale raccolto. Così, grazie ad una vera e propria catena umana di bontà civica, è stato possibile realizzare questo viaggio. Le emozioni si stringono come un nodo in gola. A pochi chilometri da qui, la guerra travolge e sconvolge vite, spezza sogni e cancella la speranza dei più piccoli.

Non si può rimanere indifferenti di fronte a tutto questo. Non è umano vivere una quotidianità chiusi nell’indifferenza rispetto a ciò che sta accedendo. Tra qualche ora si tornerà al capolinea ma abbiamo in cuore uno spirito diverso. Porteremo con noi, nel viaggio di ritorno, una mamma di Kiev con due minori che soggiorneranno nella nostra Termoli. I minori sono molto spaventati. Sono già a bordo di uno dei nostri veicoli. Stiamo per ripartire diretti a Graz, dove dovremmo recuperare il mezzo che abbiamo lasciato in riparazione per un guasto meccanico. Portare nella nostra città questo piccolo nucleo familiare ci emoziona fino alle lacrime. Non auguriamo a nessuno di essere cittadini in fuga, vittime di una guerra fratricida, sfrattati dalla propria casa e con davanti agli occhi il nulla”.

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