Paola, Michela e Matteo: la sfida di tre giovani
TERMOLI. Si moltiplica per tre la rubrica Generazione social, che oggi vede protagonisti Paola D’Agata di Termoli, Matteo Cota di San Severo e Michela Ricci di Pescara.
Durante i loro studi universitari hanno sviluppato un progetto che oggi sta dando i suoi primi frutti interessanti.
Ne abbiamo incontrati due, Paola e Matteo.
Al centro del loro futuri la Design Farm, progetto di lavoro creativo: “Sapere da dove cominciare per strutturare un piano marketing è quasi sempre la parte più difficile per un marketer, specialmente se non si è dei veri e propri esperti di strategia, pianificazione e trend. Oggi avere un piano e naturalmente una strategia di marketing (a medio e lungo termine) determina il successo commerciale di un’azienda. Scopriamo da dove iniziare in modo professionale”.
A farcelo scoprire sono Paola e Matteo della Mimapa”, che poi è l’acronimo dei loro nomi di battesimo, Michela, Matteo, Paola.
L’azienda, con sede a Pescara, si occuperà di comunicazione e interior design, dalla progettazione del logo e della pubblicità fino ad arrivare all’arredamento. La visione sarà diversa da quella di una semplice agenzia: la particolarità della Mimapa Design Farm starà infatti nell’unire varie discipline solo apparentemente diverse tra loro, per fornire un prodotto efficace e completo. Il nome dell’azienda deriva proprio da questa caratteristica interdisciplinare.
Prima della nascita delle industrie, i luoghi in cui venivano creati diversi prodotti erano chiamati fattoria, “farm”.
Michela Ricci co-founder racconta: “In un periodo come questo, fatto di difficoltà e ostacoli, abbiamo deciso di essere intraprendenti e superare le aspettative, fiduciosi delle nostre capacità e competenze”.
Paola D’Agata, Ceo dell’agenzia afferma “La vincita di un bando ci ha infuso molto coraggio. Abbiamo capito che se una persona si impegna, può raggiungere i propri obiettivi”.
Questo è il risultato ottimale di quando ci sono dei giovani che hanno intenzioni creative per assicurarsi un futuro professionale, soprattutto di questi tempi, è molto positivo questo modo di pensare e se poi in questa farm c’è anche una giovane termolese ben vengano questi progetti.