Ecomafie, il Molise non è "un'isola felice": l'allarme dell'ex procuratore nazionale Roberti

lun 16 maggio 2022
Attualità di La Redazione
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Ecomafie ©InCammino
Ecomafie ©InCammino

LARINO. Le Ecomafie sono presenti anche in Molise, non solo quella dei Casalesi ma anche le mafie foggiane. «Esiste un sistema illegalità che non è solo mafioso ma è anche politico e imprenditoriale».

Lo ha sostenuto Franco Roberti già Procuratore nazionale antimafia e oggi parlamentare europeo intervenuto venerdì da remoto in un incontro coordinato da Vincenzo Musacchio col Liceo “F. D’Ovidio” di Larino, con la presenza del dirigente scolastico Antonio Vesce e della prof.ssa Maria Grazia Armento. I crimini ambientali oggi si commettono ovunque e uccidono molto di più dei crimini ordinari poiché hanno la complicità di politici, funzionari di Stato e imprenditori senza i quali sarebbe difficile poterli commettere. «Quando ero procuratore nazionale antimafia ho avuto contezza di numerose acquisizioni di attività, in diversi campi, avvenute da personaggi della ndrangheta e della mafia foggiana in Molise e in Abruzzo». Le nuove mafie oggi più pericolose perché silenti. Creano alleanze nei territori in cui si infiltrano.

Dalla sua esperienza come magistrato e poi come parlamentare che si occupa di giustizia e antimafia in Europa, Roberti ha sottolineato come le mafie moderne stanno progressivamente abbandonando la componente violenta.

Oggi le mafie corrompono di più e sparano meno. Si stanno infiltrando nella politica, nella pubblica amministrazione e nel tessuto economico imprenditoriale. Roberti ha raccontato ai ragazzi quando interrogò Nunzio Perrella boss della camorra poi divenuto collaborante. In quegli anni, spiega Roberti, «non esisteva la legislazione ambientale, lo sversamento non autorizzato in discarica era punito come una semplice contravvenzione. Ma lui fu il primo a svelarci le trame che si erano intrecciate intorno a questo affare, indicando gli stessi nomi che sarebbero stati riferiti anni dopo da altri collaboratori, da Carmine Schiavone nel 1993 fino a Gaetano Vassallo nel 2008». Ha ricordato la famosa frase che gli disse: “Dottò la munnezza è oro”.

“Si guadagna come con la droga ma si rischia poco o niente”. Tantissime le domande rivolte all’ex magistrato antimafia a cui ha risposto senza risparmiarsi. Vincenzo Musacchio ha ringraziato l’amico Roberti, con cui ha scritto una pubblicazione sulle mafie transnazionali tradotta e pubblicata in 54 Stati esteri, affermando che oggi l’ex procuratore antimafia sia il magistrato più competente ed esperto sul fenomeno mafioso esistente in Europa, una risorsa per noi tutti. In chiusura il dirigente scolastico ha ringraziato sia Musacchio sia Roberti per il lavoro che hanno svolto e continuano a svolgere da anni con passione e dedizione invitando quest'ultimo presto in presenza a Larino.

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