Molise sul podio dell'abusivismo edilizio assieme a Campania e Calabria

L'osservatorio gio 26 maggio 2022
Attualità di Claudio de Luca
2min
Abusi edilizi ©Parco nazionale d’Abruzzo
Abusi edilizi ©Parco nazionale d’Abruzzo

Quanto ad abusivismo, la Campania è la regione più esposta (50,6%), poi c'è la Calabria (46,6%), ed il Molise (45,8%) ""

I dati Istat pongono il Molise nei primi posti in Italia per abitazioni abusive; ma i corregionali si ritengono fuori dalle brutture urbanistiche di altre aree del Paese. Secondo Legambiente sono le aree costiere italiane quelle più colpite dal fenomeno e solo il 3% degli immobili viene acquisito al patrimonio comunale. Abbattere una casa è ancora oggi politicamente impopolare; e Legambiente ha chiesto (ed ottenuto) una proposta rapida ed efficace per demolire le case abusive. Però Regioni e Comuni dovrebbero contribuire disponendo un calcolo annuale del patrimonio immobiliare abusivo. Ma quanti enti locali vorranno farlo? In effetti ammettere di conoscere il numero di immobili illegali sul proprio territorio, senza aver attivato e seguito le procedure previste dalla legge fino alla demolizione, significa autodenunciarsi.

Secondo un rapporto dell’Istat, i reati riguarderebbero quasi il il 50% del patrimonio immobiliare al Sud, il 18,9% nel Centro ed il 6,7% al Nord. Al Sud il dato non è mai sceso sotto il 24%, percentuale relativa al 2007. La Campania si conferma la regione più esposta al fenomeno, con una quota di 50,6 immobili fuorilegge ogni 100. Seconda è la Calabria con il 46,6% di edilizia illegale e terza è il Molise (45,8%). Insomma il fenomeno è fuori controllo ma gli abbattimenti comunali restano al palo. Finalmente è stata 'immaginata', il 2 febbraio 2022, la Banca-dati nazionale sull’abusivismo che mette a disposizione uno strumento informativo che consentirà (almeno teoricamente) di mettere a sistema le informazioni sulle opere fuorilegge, rafforzando le azioni di contrasto contro un fenomeno che arreca gravi danni all’ambiente. “L’iniziativa - sottolineano al Ministero - richiede un’azione congiunta con la collaborazione delle Regioni e degli enti locali territoriali”. Nella prima fase la banca-dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni. Le successive estensioni avverranno con la collaborazione dei Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni. Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Palazzi comunali. E proprio per sostenere questi ultimi negli interventi di demolizione è stato istituito al Ministero un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato con la legge di bilancio per il 2022.

I dati di Legambiente hanno confermato che l'abusivismo è una piaga da sanare; cosicché procedere con gli abbattimenti costituisce il migliore deterrente al fine di scongiurare il sorgere di ulteriori reati. Ma il quadro che ne emergeva era quello di avocare allo Stato il compito di riportare la legalità laddove le Amministrazioni locali non sono ancora riuscite a farlo. Ed ecco perché, nel decreto legge 'Semplificazioni', fu inserita una norma che conferisce al Prefetto la responsabilità di operare demolizioni con riferimento a tutte le ordinanze emesse dai Comuni. Insomma, per liberare il Paese dallo sfregio del cemento selvaggio e dall'abusivismo impunito, serve un netto cambio di direzione che solo il Governo - per il tramite di propri Uffici territoriali - può intraprendere. Teoricamente, dunque, non sono più ammessi ritardi o passi falsi.

Claudio de Luca

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