Monitoraggio Covid, Gimbe: tutti i parametri in discesa stabile ma vaccinazioni al palo

Pandemia gio 02 giugno 2022
Attualità di La Redazione
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Lungomare Nord di Termoli ©Termolionline.it
Lungomare Nord di Termoli ©Termolionline.it

TERMOLI. Monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe con analisi su andamento epidemia (nuovi casi, nuove varianti, reinfezioni, testing, ospedalizzazioni e decessi) e vaccini (somministrazioni, nuovi vaccinati, persone non vaccinate, fascia 5-11, terze dosi e quarte dosi con trend di somministrazione).

In dettaglio il monitoraggio analizza il trend settimanale dei nuovi casi, dei decessi, dei casi attualmente positivi, isolamento domiciliare, ricoveri con sintomi e terapie intensive; i nuovi casi; il numero di tamponi settimanali; il tasso di positività a tamponi; il trend dei ricoverati con sintomi e in terapia intensiva; le percentuali di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva da parte di pazienti Covid-19; gli ingressi giornalieri in terapia intensiva; il trend di nuovi vaccinati 5-11, 12-49 e Over50; le persone che non hanno ricevuto nessuna dose di vaccino e con il numero di guariti da meno di 180 giorni suddivise per fasce d’età; la popolazione over 5 anni non vaccinata; il tasso di copertura vaccinale nella fascia 5-11; le persone che non hanno ricevuto la terza dose di vaccino per fascia d’età suddivisi per attualmente vaccinabili e guariti da meno di 120 giorni; la popolazione che non ha ricevuto la terza dose di vaccino per Regione; il tasso di copertura vaccinale delle quarte dosi (persone immunocompromesse e over 80, fragili 60-79, ospiti Rsa) per Regione e il trend di somministrazione a livello nazionale; indicatori regionali nella settimana 25-31 maggio; i nuovi casi nell’ultima settimana suddivisi per provincia.

In Molise:

nella settimana 25-31 maggio si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (1370) e si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-41,4%) rispetto alla settimana precedente. Sotto media nazionale i posti letto in area medica (5,7%) mentre sono sopra media nazionale i posti letto in terapia intensiva (7,7%) occupati da pazienti COVID-19;

la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 6,7% (media Italia 6,9%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 3%;

la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 8,5% (media Italia 9,7%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 7,2%;

il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 7,3% (media Italia 34,4%).

il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (over 80, ospiti RSA e fragili di fascia 60-79) è del 7,8% (media Italia 16%).

la popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 46,7% (media Italia 34,7%) a cui aggiungere un ulteriore 3,1% (media Italia 3,4%) solo con prima dose;

L'elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia:

Campobasso 207 (-39,1% rispetto alla settimana precedente);

Isernia 193 (-47,3% rispetto alla settimana precedente).

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe rileva, nella settimana 25-31 maggio, una diminuzione dei nuovi casi (131.977) in tutte le regioni italiane. Solo in 2 province si registra un incremento percentuale dei nuovi casi. In discesa gli indicatori ospedalieri e i decessi (547). Sostanzialmente ferme le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino (88,1% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,6% della platea). Sono 6,86 milioni i non vaccinati, di cui 2,87 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. 8,11 milioni di persone non hanno ancora ricevuto la terza dose, di cui 3,5 milioni di guariti che non possono riceverla nell’immediato. Ingiustificabili differenze regionali per la copertura con quarte dosi degli immunocompromessi (dal 7,3% della Calabria al 100% del Piemonte) e degli altri fragili (dal 4,4% della Calabria al 30,5% del Piemonte).

Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE rileva nella settimana 25-31 maggio 2022, rispetto alla precedente, un’ulteriore diminuzione di nuovi casi (131.977 vs 172.883) (figura 1) e decessi (547 vs 656) (figura 2). In calo anche i casi attualmente positivi (679.394 vs 810.021), le persone in isolamento domiciliare (674.025 vs 803.495), i ricoveri con sintomi (5.121 vs 6.240) e le terapie intensive (248 vs 286) (figura 3). I dati della settimana precedente differiscono da quelli riportati sul comunicato stampa del 26 maggio 2022 a seguito di rettifiche da parte della Regione Emilia-Romagna. In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

·       Decessi: 547 (-16,6%), di cui 35 riferiti a periodi precedenti

·       Terapia intensiva: -38 (-13,3%)

·       Ricoverati con sintomi: -1.119 (-17,9%)

·       Isolamento domiciliare: -129.470 (-16,1%)

·       Nuovi casi: 131.977 (-23,7%)

·       Casi attualmente positivi: -130.627 (-16,1%)

Nuovi casi. «I nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE –continuano a scendere (-23,7% rispetto alla settimana precedente) attestandosi intorno a quota 132 mila con una media mobile a 7 giorni di poco inferiore ai 19 mila casi giornalieri» (figura 4). Nella settimana 25-31 maggio si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi in tutte le Regioni: dal

-7,6% del Lazio al -41,4% del Molise (tabella 1). Rispetto alla settimana precedente, in 105 Province si registra una riduzione percentuale dei nuovi casi (dal -2,5% di Roma al -47,3% di Isernia), solo in 2 un incremento (Catania +9,9% e Viterbo +13,5%). In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti, attestandosi tra i 102 casi per 100.000 abitanti di Bergamo e i 430 di Oristano (tabella 2).

Reinfezioni. Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-25 maggio 2022 sono state registrate in Italia oltre 500 mila reinfezioni, pari al 3,9% del totale dei casi. La loro incidenza settimanale continua a crescere e, nella settimana 19-25 maggio, ha raggiunto il 6,5% (n. 12.615 reinfezioni). «L’avvento di Omicron a inizio dicembre 2021 – spiega Cartabellotta – ha portato le reinfezioni dall’1% al 3%: successivamente le sue sotto-varianti, capaci di evadere la risposta immunitaria, unitamente al declino dell’efficacia vaccinale sul contagio, hanno più che raddoppiato il tasso di reinfezioni che ora è al 6,5%».

Testing. Si registra un ulteriore calo del numero dei tamponi totali (-15%): da 1.521.091 della settimana 18-24 maggio a 1.293.472 della settimana 25-31 maggio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 15,8% (-179.715), mentre quelli molecolari del 12,6% (-47.904) (figura 5). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce sia per i tamponi molecolari (dal 6,2% al 5,4%) che per gli antigenici rapidi (dal 13,1% all’11,9%) (figura 6).

Ospedalizzazioni. «Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – prosegue il calo del numero dei posti letto occupati da pazienti COVID sia in terapia intensiva (-13,3%) che in area medica (-17,9%)». In dettaglio, i posti letto occupati al 31 maggio sono 248 in area critica e 5.121 in area medica (figura 7). Al 31 maggio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 7,9% in area medica (dal 4,1% del Veneto al 17,5% della Calabria) e del 2,7% in area critica (dallo 0% della Valle D’Aosta al 7,7% del Molise) (figura 8). «Continuano a diminuire gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 20 ingressi/die rispetto ai 24 della settimana precedente» (figura 9).

Decessi. Calano ulteriormente i decessi: 547 negli ultimi 7 giorni (di cui 35 riferiti a periodi precedenti), con una media di 78 al giorno rispetto ai 94 della settimana precedente.

Vaccini: somministrazioni. Al 1° giugno (aggiornamento ore 07.31) l’88,1% della platea (n. 50.786.127) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+4.980 rispetto alla settimana precedente) e l’86,6% (n. 49.901.941) ha completato il ciclo vaccinale (+9.107 rispetto alla settimana precedente).

Vaccini: nuovi vaccinati. Nella settimana 25-31 maggio si riduce ulteriormente il numero di nuovi vaccinati: 4.015 rispetto ai 4.339 della settimana precedente (-7,5%). Di questi il 39,3% è rappresentato dalla fascia 5-11: 1.576, con una riduzione dell’11,5% rispetto alla settimana precedente. Continua a scendere tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 984 (-4,8% rispetto alla settimana precedente) (figura 10).

Vaccini: persone non vaccinate. Al 1° giugno (aggiornamento ore 07.31) sono 6,86 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (figure 11 e 12), di cui:

·       3,99 milioni attualmente vaccinabili, pari al 6,9% della platea con nette differenze regionali: dal 4% della Provincia Autonoma di Trento al 10,2% della Calabria;

·       2,87 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 5% della platea con nette differenze regionali: dal 3% del Molise al 10,5% della Provincia Autonoma di Bolzano.

Vaccini: fascia 5-11 anni. Al 1° giugno (aggiornamento ore 07.31) nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 2.578.132 dosi: 1.392.270 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 1.267.357 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale al 38,1% con nette differenze regionali (dal 20,7% della Provincia Autonoma di Bolzano al 53,7% della Puglia) (figura 13).

Vaccini: terza dose. Al 1° giugno (aggiornamento ore 07.31) sono state somministrate 39.594.031 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 7.640 somministrazioni al giorno. In base alla platea ufficiale (n. 47.703.593), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell’83% con nette differenze regionali: dal 77,3% della Sicilia all’87% della Valle D’Aosta. Sono 8,11 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster (figure 14 e 15), di cui:

·       4,61 milioni possono riceverla subito, pari al 9,7% della platea con nette differenze regionali: dal 5,3% dell’Abruzzo al 14% del Provincia Autonoma di Bolzano;

·       3,5 milioni non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 7,3% della platea con nette differenze regionali: dal 4,1% della Valle D’Aosta all’11,1% dell’Abruzzo.

Vaccini: quarta dose persone immunocompromesse. Al 1° giugno (aggiornamento ore 07.31) sono state somministrate 271.995 quarte dosi, con una media mobile di 4.154 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 5.148 della scorsa settimana (-19,3%) (figura 16). In base alla platea ufficiale (n. 791.376), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 34,4% con nette differenze regionali: dal 7,3% della Calabria al 100% del Piemonte (figura 17).

Vaccini: quarta dose over 80, fragili (60-79 anni) e ospiti RSA. Al 1° giugno (aggiornamento ore 07.31) sono state somministrate 709.619 quarte dosi, con una media mobile di 12.350 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 14.961 della scorsa settimana (-17,5%) (figura 18). In base alla platea ufficiale (n. 4.422.597 di cui 2.795.910 di over 80, 1.538.588 pazienti fragili della fascia di età 60-79 anni e 88.099 ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 16% con nette differenze regionali: dal 4,4% del Calabria al 35,5% del Piemonte (figura 19).

«Tutte le curve sono ormai in discesa stabile - conclude Cartabellotta - sebbene la circolazione del virus rimanga elevata: 19 mila casi al giorno, 680 mila attualmente positivi e un tasso di positività dei tamponi molecolari che sfiora il 12%. In questo contesto epidemiologico, la campagna vaccinale rimane al palo su tutti i fronti: pochissimi nuovi vaccinati, sostanzialmente ferme le terze dosi. Addirittura calano le quarte dosi nelle persone più vulnerabili che, invece, richiedono una spinta sull’acceleratore per tre ragioni: il declino della copertura vaccinale sulla malattia grave dopo 120 giorni, l’aumento del tasso di mortalità negli anziani, in particolare over 80 già vaccinati con tre dosi, e il consolidamento delle prove di efficacia del secondo booster nel ridurre ospedalizzazioni e decessi».

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