Molise Film Commission, «Giunta regionale e Fondazione facciano chiarezza»

Disilluso lun 04 luglio 2022
Attualità di La Redazione
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Il consigliere regionale e vice presidente di Palazzo D'Aimmo Gianluca Cefaratti presenta una mozione. ©Termolionline.it
Il consigliere regionale e vice presidente di Palazzo D'Aimmo Gianluca Cefaratti presenta una mozione. ©Termolionline.it

CAMPOBASSO. «Con la Delibera n. 184 dello scorso 16 giugno, la Giunta regionale ha provveduto a rinnovare il CdA della Fondazione Molise Cultura; ha inteso confermare alla presidenza la dottoressa Antonella Presutti e, contestualmente, nominare quali componenti Veronica Sacchetti e, su indicazione della Provincia di Campobasso, Maurizio Varriano.

Lo scorso settembre, nel corso di una seduta del precedente CdA, si era espresso il parere favorevole “rispetto alla possibilità di ampliare le attività e gli scopi della Fondazione con riferimento ai settori Film Commission e Ricerca Storica in virtù di un progetto strategico condiviso”.

Ed è ormai trascorso più di un mese da quando il Consiglio regionale ha approvato l’ordine del giorno (collegato alla Legge di Bilancio di previsione pluriennale per il triennio 2022-2024, Legge Regionale n. 5 del 12 gennaio 2000 “Nuove norme in materia di promozione culturale”) da me presentato, sull’istituzione della Molise Film Commission.

Nella mia relazione introduttiva avevo evidenziato e ribadito che i vantaggi prodotti e soprattutto le prospettive di una ricaduta positiva in termini occupazionali e di promozione e valorizzazione del territorio sono del tutto evidenti in quelle Regioni in cui le Film Commission sono operative ed adeguatamente finanziate».

Lo evidenzia Gianluca Cefaratti, consigliere di maggioranza, capogruppo di Orgoglio Molise e vicepresidente dell'assemblea di Palazzo D'Aimmo.

«Lo stesso ODG “impegna il Presidente della Giunta Regionale e l’assessore competente, in attesa dell’eventuale approvazione della PDL attualmente in discussione nella Commissione Consiliare competente, ad avviare, rapidamente, per il tramite della Fondazione Molise Cultura, tutte le attività necessarie all’istituzione della Molise Film Commission e a garantire le appostazioni finanziarie necessarie, attraverso apposite variazioni al bilancio per l’esercizio 2022 e pluriennale 2022/2024, per consentirne l’immediata operatività”.

Si è discusso molto sulla forma giuridica: incardinare la Molise Film Commission nella già esistente Fondazione Molise Cultura, di cui però dovrebbe costituire un asset autonomo, oppure creare una struttura ex novo, avendo il coraggio di intraprendere un percorso stimolante e allo stesso tempo impegnativo. L’importante, come più volte sostenuto e sottolineato è che la struttura sia “costituita” nel più breve tempo possibile, abbia piena autonomia e immediata operatività con l’individuazione di una “governance” costituita da non meno di 3 figure (Presidente, Direttore, Location Manager) di comprovata esperienza nel settore.

Da questo momento in poi passi in avanti, nonostante quanto detto, non ne sono stati fatti; non risulta allo stato alcuna variazione dello Statuto della Fondazione nell’ottica di un asset dedicato alla Film Commission, non sono stati previsti incontri con i soggetti interessati, non risultano stanziate somme che possano quantomeno garantire la partenza dell’iniziativa.

A questo punto, mi rivolgo nuovamente al Presidente Toma, all’Assessore competente Cotugno e alla nuova governance della Fondazione: esistono o meno la volontà e la capacità di istituire e adeguatamente finanziare la Molise Film Commission dando seguito a quanto approvato a maggioranza dal Consiglio, oppure si intende ignorare la funzione di indirizzo politico indicata dall’Assemblea?

Credo che una risposta sia doverosa: non a me personalmente, ma al Parlamento regionale che continua ad essere, nonostante tutto, il luogo in cui sono rappresentati tutti i cittadini molisani.

Che ognuno, a questo punto, si assuma le proprie responsabilità e spieghi poi ai cittadini stessi che si è persa l’ennesima occasione per dare una concreta prospettiva di crescita a questa Regione».

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