«Finalmente il parcheggio multipiano in Piazza Donatori di sangue»

Controcanto gio 11 agosto 2022
Attualità di La Redazione
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Parcheggio multipiano in Piazza Donatori di sangue ©Termolionline.it
Parcheggio multipiano in Piazza Donatori di sangue ©Termolionline.it

TERMOLI. L'esponente della Rete della Sinistra, Pino D'Erminio, interviene sul progetto del multipiano in piazza Donatori di Sangue.

«Se ne parla da quando era sindaco il notaio Greco, ma ora sta per diventare realtà, lo ha annunciato l’ingegner Roberti, attuale sindaco, nel corso della conferenza stampa del 2 agosto. Il multipiano in Piazza Donatori di sangue rappresenta per Termoli un’opera strategica. L’impianto urbanistico dell’attuale centro (triangolo tra la ferrovia e i due litorali) risale all’inizio del XX secolo, quando si costruivano edifici a due o al massimo tre piani fuori terra ed il traffico stradale era costituito dai “traini” e da pochi autoveicoli.

Dagli anni ’50 del secolo scorso sono esplosi la motorizzazione di massa ed un fervore edificatorio che, a Termoli e nella maggior parte d’Italia, ha consentito di tutto. La conseguenza “naturale” è che in centro si circola male e si fatica a parcheggiare, il che fa aumentare ancora di più la circolazione cosiddetta parassita. Dato l’attuale reticolo urbanistico, la soluzione sta nel creare una ZTL (zona a traffico limitato), che riservi l’accesso al centro ai veicoli di chi ci dimora (anche saltuariamente o in strutture ricettive) ed ai veicoli commerciali e di servizio, abbattendo di conseguenza sia il traffico che la necessità di parcheggi in centro. Questo si può fare, a condizione che nelle immediate vicinanze del centro si renda disponibile un elevato numero di parcheggi. In questa strategia un elemento chiave è sicuramente il multipiano in Piazza Donatori di sangue.

L’area di Piazza Donatori di sangue dove è prevista la realizzazione del multipiano è di proprietà di Rfi (Rete ferroviaria italiana). Essa sviluppa circa 2.750 mq, ed attualmente è adibita a parcheggio a raso con 137 stalli; c’è anche uno spazio adiacente, che consente il parcheggio di un’altra ventina di auto, che resterebbe invariato. Il multipiano illustrato dal sindaco si sviluppa su tre livelli: uno sotterraneo e due fuori terra. Il secondo piano fuori terra (livello +1) non è coperto con un solaio, ma con pannelli solari, ottenendo sia l’ombreggiatura dei veicoli ivi parcheggiati, che la produzione di elettricità per alimentare delle colonnine di ricarica di autoveicoli elettrici. Il sindaco ha affermato che il multipiano sarà in grado di ospitare 300 autoveicoli, ma ricorda male, nelle planimetrie presentate al pubblico la capacità del multipiano è indicata in 244 stalli (di cui 11 per disabili). L’incremento di posti auto (al netto dei 137 ora esistenti) sarebbe dunque di sole 107 unità.

Non deve sorprendere che ciascun livello ospiti una cinquantina di stalli in meno rispetto all’attuale parcheggio a raso, in quanto le strutture dell’edificio ed in particolare la rampa “mangiano” spazio. Sviluppare il multipiano solo su tre livelli equivale a sottoutilizzare le potenzialità di un sito ideale per ridurre gli accessi in centro di autoveicoli. Al multipiano andrebbe aggiunto almeno un secondo piano interrato (livello -2), così da portare la capienza a 327 stalli, con un guadagno di 190 nuovi stalli, al netto dell’attuale parcheggio a raso. Per realizzare il multipiano la giunta comunale ha chiesto alla Regione di riprogrammare su quest’opera i 5 milioni di finanziamento del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2007-2013, che erano stati richiesti dalla giunta comunale Sbrocca ed approvati dalla giunta regionale Frattura, per finanziare la costruzione di un tunnel stradale dal porto al litorale nord. Quanto costa realizzare il multipiano su quattro livelli, aggiungendo un secondo livello sottoterra, e quanto su tre? Il costo complessivo (costo di costruzione e somme a disposizione) di un piano è intorno a 22.000 €/stallo, se interrato, ed a 13.000 €/stallo, se fuori terra; così due piani interrati, con 166 stalli, costerebbero circa 3.652.000 euro e due piani fuori terra, con 161 stalli, 2.093.000 euro (incluso l’impianto fotovoltaico, realizzato sul livello +1 al posto del solaio).

In totale, il multipiano su quattro livelli costerebbe 5.745.000 euro; quello su tre livelli (con un solo livello sotterraneo) costerebbe invece 3.919.000 euro. L’ipotesi del multipiano a quattro livelli deve essere abbandonata perché deborda dal finanziamento atteso di 5 milioni? Il Comune sarebbe in grado di sottoscrivere un mutuo di quasi un milione in aggiunta ai 5 del FSC? Nella conferenza stampa il sindaco ha enunciato la curiosa, quanto errata, teoria che il Comune di Termoli non potrebbe sottoscrivere altri mutui, perché ne ha già un grande numero. Il numero dei mutui non ha alcuna importanza; i fattori che contano sono invece due: prima di tutto l’ammontare dei debiti finanziari e, in secondo luogo, la loro duration (durata media ponderata).

Dal rendiconto finanziario per competenza del 2021 risulta che i debiti finanziari di Termoli ammontavano a 11,4 milioni, a lungo e lunghissimo termine, un impegno più che sostenibile, confrontato con le entrate finali del Comune, che sono state pari a 41,7 milioni; quanto al costo degli interessi, è stato di 308.148 euro, corrispondenti al 3,2% delle entrate correnti. La conclusione è che il Comune di Termoli è tranquillamente in grado di impegnarsi con nuovi mutui per qualche milione di euro, naturalmente se l’investimento da realizzare è meritevole e in questo caso sarebbe più che meritevole. Per il Comune di Termoli c’è anche la possibilità di non sostenere nessun impegno finanziario oltre i 5 milioni del Fsc 2007-2013. Tra le tante ipotesi discusse con Rfi negli ultimi tre lustri, era sorta quella che Rfi sostenesse l’investimento per il multipiano, purché ne ottenesse la successiva gestione per un numero congruo di anni. Tale ipotesi può essere recuperata con riferimento non all’intero investimento, ma solo alla quota non coperta dai 5 milioni del Fsc 2007-2013.

Coraggio sindaco! L’incremento netto di 190 stalli, invece di 107, è un’opportunità da non perdere».

Pino D'Erminio

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