Opere infrastrutturali e prospettive strategiche per lo sviluppo economico regionale

LIBRO BIANCO ven 02 settembre 2022
Attualità di La Redazione
5min
Opere infrastrutturali e prospettive strategiche per lo sviluppo economico regionale ©TermoliOnLine
Opere infrastrutturali e prospettive strategiche per lo sviluppo economico regionale ©TermoliOnLine

CAMPOBASSO. L’annoso deficit infrastrutturale del sistema trasportistico molisano costituisce uno degli ostacoli più importanti allo sviluppo e alla ripartenza del sistema economico della nostra regione che, nonostante vanti numerose risorse, sia industriali che turistiche, si scontra con difficoltà oggettive nel relazionarsi con il resto dell’Italia e l’Europa.

Occorre intraprendere azioni concrete ed immediate per garantire l’accessibilità alle aree interne, connettere il Molise ai mercati nazionali e internazionali e promuovere nuovi paradigmi di mobilità.

Ecco in sintesi quanto emerso nell’evento organizzato dalla Camera di Commercio del Molise in collaborazione con  Uniontrasporti svoltosi ieri 1° settembre a Campobasso.

Nel corso dell’evento è stato presentato il “Libro Bianco delle priorità infrastrutturali del Molise”, nel quale sono state evidenziate le opere infrastrutturali con un alto livello di priorità e ritenute di maggiore urgenza per il sistema imprenditoriale regionale per recuperare competitività, individuate anche rispetto alla loro fattibilità, sostenibilità finanziaria e realizzazione nel breve periodo. 

Si passa dunque dal completamento delle opere strategiche attese da anni, quali le strade Fresilia, Bifernina, Castellelce, Strada Statale 17, all’adeguamento della rete ferroviaria (in ottica di riequilibrio modale) e al ripristino linee sospese (Campobasso Bosco Redole Benevento Sulmona Carpinone Campobasso Termoli) e alla necessità di elettrificazione (Roccaravindola Isernia Campobasso).

Particolarmente sentita poi l’esigenza di realizzare una connessione con i poli logistici extra regione (sfruttando anche le opportunità della ZES Adriatica Molise Puglia), il potenziamento della linea Adriatica, nonché la realizzazione di un collegamento viario veloce Est Ovest «Roma Adriatico» (Superstrada A 1 /A 14).

Quanto alla necessità di promuovere nuovi paradigmi di mobilità, il secondo intervento dell’evento è stato incentrato sull’illustrazione del progetto di realizzazione di un’Aviosuperficie per la nostra regione.

In attesa che il sistema viario e ferroviario regionale possa raggiungere corretti livelli di qualità ed efficienza, la CCIAA del Molise intende promuovere la realizzazione e gestione di un’Aviosuperficie,

tenuto conto dell’interesse generale delle imprese e con particolare attenzione allo sviluppo economico del territorio.

L’Aviosuperficie del Molise rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo del territorio regionale con diverse finalità: una migliore mobilità di imprenditori e manager molisani e di clienti italiani ed esteri, una nuova ed efficiente porta di accesso per flussi turistici sia tradizionali sia strettamente legati all’aviazione da diporto, una maggiore attrattività del territorio per nuovi insediamenti, un importante e concreto aiuto, come hub regionale, per la Protezione Civile, che permetterebbe notevoli risparmi nella gestione delle emergenze sanitarie, idrogeologiche e relative agli incendi boschivi.

La realizzazione dell’aviosuperficie può poi divenire ancora più strategica, moltiplicando i benefici per l’economia regionale, se correttamente inserita in un “Network” di Aviosuperfici su scala nazionale, a partire da quelle localizzate lungo la dorsale centrale, notoriamente caratterizzata da una scarsa accessibilità e da una difficile connessione con i principali mercati nazionali ed europei.

Una chiara opportunità sia per “collegamenti diretti (point to point) tra città secondarie” che, a causa dell’orografia e della carenza di infrastrutture, non sono del tutto adeguatamente servite sia per la possibilità di connettere aeroporti “secondari” con alcuni scali europei senza dover transitare dagli hub.

A conclusione della giornata si è poi svolta la tavola rotonda dal titolo “Istituzioni e imprenditori per lo sviluppo infrastrutturale del Molise”, abilmente moderata da Massimo De Donato, che ha visto confrontarsi mondo imprenditoriale e mondo delle istituzioni sulle tematiche illustrate.

L’evento della Camera di Commercio del Molise è inserito all’interno del progetto “Infrastrutture”, fortemente voluto da Unioncamere per riaffermare il ruolo di stimolo e raccordo del sistema camerale sui temi infrastrutturali, fornendo ai Governi centrali e locali un contributo per una migliore strategia sulle infrastrutture attraverso analisi, ipotesi di intervento e contributi operativi allo sviluppo delle reti materiali ed immateriali, a partire dalla concertazione con gli imprenditori locali.

L’auspicio della Camera di Commercio del Molise, dalle parole del Presidente Spina, è quello di continuare un percorso di intenti comuni con tutte le istituzioni locali nell’interesse unico del territorio.

«Ci troviamo in un contesto di grandi opportunità da cogliere- dal PNRR alla ZES interregionale- che difficilmente si ripresenteranno e, proprio per questo, la Camera di commercio del Molise intende ancor di più partecipare attivamente al processo di ripresa, mettendo a fuoco le opere prioritarie per il rilancio del sistema economico regionale, anche con la lungimiranza e l’intraprendenza di proporre soluzioni innovative che siano in grado di dare respiro a questo territorio nell’immediato. 

Consentire una mobilità veloce, sostenibile e sicura anche per le aree disagiate con un collegamento reale, e smart tra le stesse aree e tra le singole aree e città metropolitane e principali punti di snodo della penisola è il problema che dobbiamo risolvere. E in questo senso potrebbe inserirsi il progetto dell’Aviosuperficie.

Ma, indipendentemente da questo progetto, ritengo che l’importanza dell’incontro odierno sia l’affermazione della necessità di un percorso di squadra, che provi con concretezza ad andare oltre i sistemi di trasporti convenzionali, prima che sia troppo tardi”.

Per andare da Roma a Campobasso occorrono non meno di 3 ore in auto e non meno di 3 ore e mezza in treno. Il tutto per coprire una distanza di poco più di 200 km", ha osservato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. "E' un esempio lampante del grave gap infrastrutturale che colpisce molte aree interne del nostro Paese. Un divario che poi si riflette sulle potenzialità di sviluppo economico, sull'operatività delle imprese, sull'attrattività di tanti territori. Ogni iniziativa diretta a colmare questa carenza va quindi sostenuta e favorita, per riuscire a costruire quel Paese più moderno, più equo, con un'economia più sostenibile e inclusiva che il PNRR propugna».

Per Gravina è necessario un processo di confronto e concertazione tra soggetti imprenditoriali e Istituzionali per individuare le priorità di sviluppo a livello di infrastrutture regionali.

«Le realtà imprenditoriali presenti sul nostro territorio possano esprimere al meglio il loro potenziale di sviluppo è innegabile che sia necessario intervenire in modo mirato sulla componente infrastrutturale del nostro sistema regionale. – ha commentato il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, presente in sala per l’importante occasione informativa – Per fare questo è necessario un processo di confronto e concertazione tra soggetti imprenditoriali e Istituzionali per individuare le priorità di sviluppo, solo in questo modo si potrà, ognuno per il suo compito, fornire contributi concreti al miglioramento dell’intera strategia di sviluppo, grazie anche al raccordo che potrà essere fondamentale del sistema camerale.

Su un tema di questa portata che incide da sempre profondamente sulla vita economica e sociale della nostra regione, va messo al centro di ogni processo l’ascolto del mondo imprenditoriale, comprendendo, reciprocamente, che solo con un opportuno gioco di squadra e un approccio metodologico utile a definire il quadro degli interventi da realizzare, si potrà andare a delineare una strategia operativa adeguata al territorio e al suo sistema di sviluppo produttivo, utilizzando criteri oggettivi di priorità».





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