Termoli si candida a ospitare l'ufficio della Zes nel Molise

La rappresentanza mar 06 settembre 2022
Attualità di La Redazione
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La conferenza stampa sulla Zes a Bari ©Termolionline.it
La conferenza stampa sulla Zes a Bari ©Termolionline.it
La conferenza stampa sulla Zes a Bari

TERMOLI. Dallo Sportello unico digitale, presentato ieri mattina a Bari, alla ipotesi di sede della Zes in Molise a Termoli. Tale è la richiesta inoltrata dal sindaco della città adriatica Francesco Roberti al commissario straordinario Manlio Guadagnolo.

Intanto, come annunciato già da alcuni giorni, appena insediata la nuova struttura con Commissario e staff, la Zes comincia a prendere davvero corpo. Intanto, ieri mattina, Nella sede della Camera di Commercio di Bari, tra gli altri alla presenza del Governatore Michele Emiliano, intervenuto in corso di presentazione, e del presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale (di cui Termoli col suo porto ormai è parte integrante), Ugo Patroni Griffi, c’è stata la presentazione ufficiale del lancio dello Sportello unico digitale, al quale piccole, medie e grandi imprese potranno presentare istanza di Autorizzazione Unica per realizzare “in tempi Zes” i propri programmi e progetti di investimento nelle aree ricomprese nella perimetrazione della Zona Economica Speciale Adriatica Puglia-Molise.


Per favorire la crescita del Sud dell'Italia, attraverso lo sviluppo e l'ampliamento di imprese già operanti e l'insediamento di nuove imprese, sono state istituite le Zone Economiche Speciali (Zes), con il Decreto Mezzogiorno (articolo 4 del decreto legge n. 91/2017 convertito in Legge 123/2017) che ha potenziato il bonus istituito dalla legge di stabilità 2016 (legge n. 208/2015). L'obiettivo è di incentivare e semplificare l'attività imprenditoriale attraverso agevolazioni, semplificazioni ed incentivi a vario titolo. Le Zes sono composte da porti, aree retroportuali, piattaforme logistiche e interporti, durano almeno sette anni, possono essere regionali o interregionali e contemplare anche aree non adiacenti ma connesse sul piano economico ed infrastrutturale, come previsto dal regolamento attuativo (Dpcm n. 12/2018). I beneficiari sono le imprese operanti nel territorio di una Zona economica speciale, possono beneficiare di un pacchetto di agevolazioni fiscali, sotto forma di credito di imposta, incentivi economici e semplificazioni amministrative. Si tratta di un insieme di opportunità a favore di piccole, medie e grandi imprese che decidono investire nelle regioni italiane meno industrializzate del nostro Paese e creare condizioni favorevoli per lo sviluppo del Sud Italia.


 «E’ un tassello importante quello di oggi- ha sottolineato Manlio Guadagnuolo, commissario straordinario del Governo con il compito di presiedere il Comitato di indirizzo della Zes Adriatica- Nei primi tre mesi di attività, considerando anche il mese di agosto, è stato pienamente realizzato lo strumento della Zes che si pone pienamente a disposizione degli imprenditori. Nelle cui mani, oggi, passa il saper e il voler cogliere questa straordinaria, unica e irripetibile opportunità, per favorire lo sviluppo economico e occupazionale del nostro amato Mezzogiorno». La Zes Adriatica interessa una superficie di circa 3.400 ettari, di cui circa 2.900 nel territorio della Regione Puglia (tranne la provincia di Taranto) e i restanti 500 nella Regione Molise: comprende i porti, le aree aeroportuali, gli interporti e i centri intermodali, le aree retroportuali e le aree industriali e produttive in essa ricadenti. L’effettivo avvio della Zes Adriatica è avvenuto il 27 maggio scorso, con il sigillo della Corte dei Conti al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di nomina del Commissario straordinario del Governo. È stato creato un modello innovativo di governance, che ha portato alla selezione delle prime 14 unità della struttura di supporto, nel rispetto della parità di genere tra uomini (n.7) e donne (n.7).

Sono state attivate le procedure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali finanziati dal Pnrr con D.I. 492/2021, per oltre 42 milioni di euro in aree industriali di Puglia e Molise. Il Commissario ha partecipato a 115 incontri con rappresentanti istituzionali, svolgendo un’incisiva azione di animazione, informazione, formazione e marketing territoriale. Inoltre, a breve, alle imprese saranno presentate due importanti novità, una integrazione alla norma, in base alla quale è affidata al Commissario una procedura straordinaria per la revisione della perimetrazione delle aree Zes sia in aumento che in diminuzione. Questa procedura consentirà al Commissario di poter assegnare il “tesoretto” di circa 260 ettari in Puglia e circa 150 ettari in Molise non ancora perimetrati e di rendere dinamica la perimetrazione della Zes. Sarà creata una Piattaforma digitale al fine di realizzare una vera e propria carta d’identità del territorio. Il dottor Giuseppe Lonero, responsabile Area Economico-Finanziaria della Zes Adriatica. ha spiegato come «serve costruire sia nell’Adriatico che nello Jonio, tutti quegli elementi collaterali che negli anni sono stati assemblati. È evidente che insediamento industriale nel sud è estremamente rilevante. Le Zes arrivano come giocatori nuovi che devono giocare e collaborare con la squadra». 

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