Gli alunni dell'istituto Brigida cittadini europei

Per non dimenticare mar 13 settembre 2022

Termoli Con “I giovani ricordano la Shoah” l’associazione Apolonia premiata da Bruxelles L’Ue premia un progetto che mira a svegliare le coscienze rivivendo la drammaticità di un evento tragico. Intanto il 27 settembre nel plesso di via Cina è stata organizzata una conferenza dal titolo: “La bellezza della diversità parte dalle nostre radici”

Attualità di La Redazione
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Gli alunni dell'istituto Brigida cittadini europei ©Termolionline.it
Gli alunni dell'istituto Brigida cittadini europei ©Termolionline.it

TERMOLI. Camminare sulla linea del tempo. Ripercorrere gli eventi storici – anche i più cruenti – che hanno segnato un’epoca, hanno modellato coscienze. Imparare. Costruirsi quali cittadini di un presente in continua evoluzione, con un occhio proiettato al futuro su cui pesa come un macigno un enorme punto interrogativo. Vivere da cittadino, non da spettatore.

Sono questi alcuni degli obiettivi alla base del “Premio del cittadino europeo” – European Citizen’s Prize 2022, che da Bruxelles conduce diritto a Termoli. Sì, proprio nella cittadina costiera.

Con il progetto “I giovani ricordano la Shoa- SOS Ucraina” (Young people remember the Shoa- SOS Ukraine), che porta la firma dell’Associazione di lingua e cultura polacca “Apolonia” di Termoli (nella persona della professoressa Dagmara Sobowleska, gli studenti dell’Ic “Brigida” possono gioire di aver contribuito alla vittoria nell’importante iniziava di respiro europeo. È anche grazie a loro che il Molise può vantare una menzione di rilievo, risultando tra i 30 vincitori su 300 progetti selezionati nell’ambito dei paesi membri dell’Unione Europea.

Il giorno della Memoria non deve essere soltanto il 27 gennaio, è questo uno dei concetti chiave che ha fatto da motore al progetto, che ha permesso di rivivere con intensità la drammaticità degli eventi grazie a una video intervista con lo storico e sociologo polacco Pawel Spiewak, docente universitario, per anni direttore dell’Istituto Storico Ebraico di Varsavia.

Spiewak sin da piccolo porta dentro di sé il dolore della perdita. Nella sua famiglia infatti, diversi gli episodi di deportazione di cui egli è stato un testimone indiretto, ma ugualmente traumatizzato soprattutto dai racconti dei sopravvissuti, tanto da determinare in lui un ossimorico “pianto senza lacrime”. E dal trauma la missione: perpetuare la memoria, soprattutto incontrando i più giovani, affinché nessuno dimentichi gli orrori del passato, ma si faccia a sua volta testimone di quanto accaduto.

Nel corso dell’intervista, il professore ha più volte ribadito l’importanza della memoria e quanto sia necessario che le nuove generazioni continuino a tramandare il passato attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione, dai più tradizionali ai più innovativi. In realtà, egli non ha espresso grande fiducia nella bontà del genere umano in base ai comportamenti assunti nel nostro presente, riferendosi in particolare a quanti ancora dubitano dell’effettiva esistenza dei campi di concentramento e di come nella società odierna l’egoismo spesso prevalga sulla solidarietà e gli interessi di tutti. Ha tuttavia fiducia nelle generazioni future che spera vengano salvate dall’istruzione e dalla conoscenza, uniche armi contro l’indifferenza. Il suo messaggio finale, infatti, è proprio quello di esortare anche gli alunni presenti all’incontro a raccontare quanto ascoltato

L’intervista, a distanza, ha portato alla realizzazione del diario autobiografico “Il pianto senza lacrima”, un lavoro multimediale in lingua italiana, polacca, inglese e francese, possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione di lingua e cultura polacca Apolonia, presieduta dalla professoressa Dagmara Sobowleska. Giornalisti in erba sono stati i ragazzi delle classi 3^ C e 3^ E della Secondaria del Comprensivo Brigida, con la guida delle docenti Rita Ziccardi, Angela Del Vecchio, Antonella Di Spalatro e Luciana Giuliano.

La cerimonia di premiazione ufficiale per i vincitori provenienti da tutta l'UE, si terrà a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, il prossimo 8 novembre 2022.

Il lavoro, inoltre, è stato selezionato all’Usr Molise in occasione della ventesima edizione del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”.

La scuola diventa portavoce di un messaggio così importante: l’arma migliore e più potente per affrontare ed abbattere il male è solo la cultura, che è l’unico strumento che disintegra il pregiudizio.

Con l’istruzione e la conoscenza si combatte l’indifferenza, e a ciò si ricollega l’altro aspetto per cui il progetto è stato premiato dal Parlamento europeo. E’ possibile manifestare la vicinanza anche da lontano, tendere la mano verso chi è ‘costretto alla sofferenza’ è possibile anche a migliaia di chilometri di distanza. E questo gli studenti della Brigida lo hanno dimostrato, raccogliendo prima e donando poi beni di prima necessità ai ragazzi ucraini.

L’appello SOS Ucraina lanciato dall’Associazione “Apolonia”, che si occupa di beneficenza da tanti anni sostenendo i più bisognosi, è stato prontamente accolto da tutti gli alunni del Comprensivo Brigida, che hanno donato con il cuore quello che potevano, dimostrando sensibilità, solidarietà e affetto.

Ma non è finita. Anzi.

In occasione della Settimana Europea delle lingue in Molise (26-30 settembre 2022), una delegazione proveniente dall’Ucraina, con il professor Paweł Śpiewak, sarà presente a Termoli dal 26 al 28 settembre, invitata dall’Associazione Apolonia.

Per l’occasione il Comprensivo Brigida ha organizzato il 27 (alle ore 16) una conferenza nell’Auditorium dell’Istituto dal titolo: “La bellezza della diversità parte dalle nostre radici”.

A fare gli onori di casa ci penserà il dirigente scolastico, Francesco Paolo Marra, soddisfatto per il lavoro che ha visto i ‘suoi’ ragazzi protagonisti ed impegnati in prima linea in un’idea progettuale nobile e dettata da una presa di coscienza dopo aver metabolizzato eventi storici intrisi allo stesso tempo di drammaticità e di speranza in un futuro migliore.

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