«Giovani medici aspettano il corso per abilitarsi al 118»

Godot in corsia mar 27 settembre 2022
Attualità di La Redazione
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Il 118 ©Termolionline.it
Il 118 ©Termolionline.it

TERMOLI. Torna alla carica il medico Asrem Giancarlo Totaro (patologo clinico, già sindacalista proprio della sigla Fimmg-118). «Ci sono giovani medici che vorrebbero fare il corso regionale abilitante per i medici di 118, ma i corsi sono stati sospesi con l'avvento del Covid. Con la carenza di medici esistente sarebbe una salvezza avere giovani medici abilitati all'emergenza e per far questo devono essere ripristinati i corsi di "specializzazione" all'emergenza territoriale dalla regione almeno con cadenza annuale ma che non si sono più fatti con l'avvento del Covid.

Se non si faranno in fretta i corsi non ci saranno i medici per le postazioni territoriali 118 e potrebbero aumentare ancora le postazioni senza il medico come avviene a Castelmauro ed altrove. Ad ogni assegnazione degli incarichi di medicina generale (medico di famiglia) si assottigliano sempre di più le fila dei medici del 118 e della Guardia Medica e ormai la grande carenza sta diventando strutturale e potrebbe oggettivamente comportare grandi problemi a mantenere l'attuale livelli di assistenza. Il fenomeno è ormai ubiquitario su tutto il territorio regionale senza nessuna eccezione.

Anche questa volta è successo lo stesso.  Praticamente tutti medici addetti attualmente in servizio appena possono lasciano il servizio. Di questo passo il servizio non reggerà a causa della carenza di medici e bisognerà necessariamente ricorrere a ridimensionamenti di qualità e quantità di sedi. Bisogna correre ai ripari con provvedimenti fortemente incentivanti per convincere i medici a restare nei servizi dell'emergenza e guardie mediche, turni pesantissimi e mal pagati. I medici titolari del 118 e della guardia medica continuano a lasciare il servizio per altre attività meglio retribuite e ritenute meno gravose. Nessuna meraviglia se presto arrivasse una notizia sulla chiusura di sedi di 118 e Guardie mediche o di demedicalizzazione delle stesse con gravi ripercussioni sulla qualità del servizio sanitario offerto. A ogni pubblicazione delle carenze di medicina generale due volte l'anno ("concorso per diventare medico di famiglia") sono decine in tutta la regione le unità mediche che lasciano i servizi di 118 e Guardie mediche e che purtroppo non trovano l'equivalente numero di medici in entrata. Ormai è un miraggio raggiungere l'organico dei circa 96 medici di 118 necessari ad assicurare il servizio come attualmente erogato dalla regione Molise ed ancor meno quello della guardia medica che ormai non esisterebbe senza l'insufficiente apporto dei medici "sostituti". È chiaro ormai che il sistema della emergenza/non differibilità come quello attuale con questi ritmi non potrà reggere a lungo alla migrazione dei medici verso altri servizi. Quindi con questi ritmi a breve si prospettano a rigor di logica una revisione al ribasso delle sedi di 118/Guardie mediche e di tutti i servizi stagionali compreso quello del litorale che ogni anno diventa più difficile organizzare.

Da tempo si chiedono provvedimenti incentivanti per un lavoro molto duro che incentivi a non lasciare i servizi ma al momento non è stato possibile procedere alla revisione dell'accordo collettivo regionale».

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