Schillaci: "Un decreto Molise è possibile, insieme a una nuova strategia e all'UniMol"

OSPITE D'ONORE mar 29 novembre 2022
Attualità di La Redazione
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Schillaci: "Un decreto Molise è possibile, insieme a una nuova strategia e all'UniMol" ©TermoliOnLine
Schillaci: "Un decreto Molise è possibile, insieme a una nuova strategia e all'UniMol" ©TermoliOnLine

CAMPOBASSO. Il ministro della salute Orazio Schillaci è stato l'ospite d'onore dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'università degli studi del Molise. Nel suo intervento, il ministro ha parlato delle problematiche della sanità della nostra regione, lasciando, però, aperta la porta al tanto "acclamato" decreto Molise.


«Sono lieto di essere qui» è stata la prima dichiarazione del Ministro della sanità, Orazio Schillaci. «Sono lieto di essere presente presso questa realtà dinamica e ben strutturata che rappresenta un punto di riferimento per tanti giovani che vogliono inserirsi da protagonisti nel mondo del lavoro. Sono lieto di essere qui con voi in Molise perché l’inaugurazione offre uno scambio di idee su tutta la realtà territoriale sulla quale l’università è inserita. 

Come ministro della salute, non posso che pensare alla situazione sanitaria di questa regione e ribadisco quella che considero la priorità del mio mandato, e cioè il superamento delle diseguaglianze sociali dell’offerta sanitaria e nel diritto di pari trattamento dei cittadini italiani senza più differenze tra una regione e le altre.

Certamente è un obiettivo ambizioso ma verso il quale occorre muoversi per ridurre il gap storicamente consolidato, purtroppo, tra nord e sud. 

Il diritto alla salute è un diritto di tutti, universalmente riconosciuto dall’articolo 3 della nostra Costituzione. Come ministro della salute vigilerò e interverrò per evitare che vengano superate specifiche carenze territoriali.

Purtroppo abbiamo ereditato una situazione carente a causa dei tagli pesanti alla spesa della sanità. Le carenze di oggi sono il risultato delle scelte sbagliate di ieri, quando la sanità era considerata la cenerentola del bilancio statale. Oggi il governo ha stanziato 2 miliardi e 200 milioni di euro in più per il 2023 ai quali si aggiungeranno altri 2 miliardi e 400 milioni di euro per il 2024. Questo è il primo segnale dell’inversione di tendenza che, sono certo, si consoliderà con i bilanci dei prossimi anni. Occorre riaffermare il ruolo strategico della sanità territoriale, per migliorare i servizi ai cittadini ed evitare un inutile e dannoso sovraccarico delle strutture ospedaliere. Le strutture sul territorio verranno realizzate con il Pnrr. Bisogna far fronte, in tempi rapidi, della carenza del personale sanitario.

Un problema particolarmente rilevante per il settore dell’urgenza-emergenza dei pronti soccorsi e del 118.Una situazione, quella della sanità di questa regione, che si trascina da troppi anni in una situazione di deficit insostenibile per cui la richiesta di un decreto Molise, sul modello di quello della Calabria, per il recupero del deficit va preso in seria considerazione. Non solo dal dicastero della salute ma anche dal Mef. Il decreto da solo non sarebbe sufficiente senza una strategia di più ampio respiro che consenta a questa regione, una volta azzerato il debito, di non generarlo di nuovo. Va creato un nuovo modello che possa consentire mantenimento del pareggio dopo il decreto. Sarebbe utile creare un tavolo di coordinamento delle istituzioni. Penso in particolar modo all’università».

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