Vicenda piattaforme petrolifere, l'opposizione interviene sulla nomina del Curatore Speciale

Braccio di ferro gio 01 dicembre 2022
Attualità di La Redazione
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Campo petrolifero Rospo Mare ©TermoliOnLine
Campo petrolifero Rospo Mare ©TermoliOnLine

PETACCIATO. La minoranza del comune di Petacciato torna sulla vicenda delle piattaforme petrolifere, tra gli argomenti più delicati nel rapporto con l’amministrazione Di Pardo. «Vogliamo informare la cittadinanza sui clamorosi sviluppi della questione piattaforme.

Il gruppo consiliare “Petacciato Amala”, per il tramite del Pubblico Ministero, ha ritenuto di chiedere al Tribunale di Larino, la nomina di un curatore speciale nella figura del Prefetto di Campobasso, al fine di rappresentare gli interessi del Comune di Petacciato e dei suoi cittadini, quale persona offesa dalla condotta degli amministratori. Il Tribunale di Larino ha stabilito che in questo processo il sindaco e i componenti della giunta non potranno rappresentare gli interessi dei cittadini, sarà il Prefetto perché il comune è persona offesa dal reato contestato agli amministratori, in evidente conflitto d’interessi con quelli della nostra collettività». Giuseppe Franceschini, Giuliana Ferrara, Gianna Di Lena e Antonio Gabriele Staniscia hanno realizzato una vera e propria informativa pubblica alla cittadinanza. «Dopo le sentenze della commissione tributaria provinciale di Campobasso, il comune di Petacciato ha aderito ad una definizione concordata tributaria con le società Eni-Edison spa, rinunciando, così, ai 23.765,140 euro, a titolo di credito tributario, stabiliti in sentenza. Per accettare la somma di euro 5.972.916, pari a circa il 25% del credito complessivo. Su tale importo, a seguito di rinegoziazione al ribasso, il compenso riconosciuto al legale incaricato dal comune è stato quantificato in euro 1,3 milioni di euro oltre Iva al 22% e Cpa al 4%, quindi complessivamente circa 1.600.000 euro. Trattasi di una vicenda già ampiamente e ripetutamente trattata nel corso della recente campagna elettorale, i cui successivi sviluppi sono ormai noti o, quantomeno, resi pubblici e conoscibili, basta collegarsi all’albo pretorio del Comune di Petacciato, nel quale sono rinvenibili pubblicazioni che richiamano atti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, del Tribunale Medesimo e della Prefettura di Campobasso. Ciò nonostante, il gruppo consiliare “Petacciato Amala” ha ricevuto richieste di informazioni da tantissimi concittadini, sicché ritiene doveroso informare la comunità Petacciatese sulla questione, anche se ormai pubblica, e sugli sviluppi del conseguente procedimento penale, segnato al n. 192/2021 R.G.N.R. PM Larino e n. 1185 R.G. G.I.P., pendente presso il Tribunale di Larino, a carico del Sindaco e dell’intera precedente Giunta Comunale, in occasione dell’adozione delle delibere 127 del 03.10.2018 e 74 del 19/8/2020, provvedevano a procurare intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale all’avvocato incaricato.

Così precisato nella richiesta di rinvio a giudizio. Per tale procedimento penale è stata inizialmente fissata l’udienza preliminare del 27.06.2022 dinanzi al Tribunale di Larino, differita al 26.09.2022, stante l’astensione nazionale dalle udienze penali deliberata, in data 14.06.2022, dalla Giunta Unione Camere Penali e nuovamente rinviata al 27.03.2023 per legittimo impedimento di un difensore. Il gruppo consiliare “Petacciato Amala”, per il tramite del Pubblico Ministero, ha ritenuto di chiedere al Tribunale di Larino, ai sensi dell’art. 77, comma 2, codice di procedura penale, la nomina di un curatore speciale nella figura del Prefetto di Campobasso, al fine di rappresentare gli interessi nel processo del Comune di Petacciato, quale persona offesa dalla condotta degli amministratori. Il Tribunale di Larino, con decreto del 14.07.2022, ha ritenuto che ricorrono, nel caso in questione, i presupposti per l’accoglimento della predetta richiesta, essendo evidente il conflitto di interessi tra la persona offesa (comune di Petacciato) e gli amministratori comunali imputati nel procedimento penale sopra specificato, conseguentemente ha nominato Curatore Speciale il Prefetto di Campobasso. In altri termini, il Tribunale di Larino ha provveduto alla nomina del Curatore Speciale in sostituzione dell’organo amministrativo (sindaco e giunta) in quanto questi palesemente incapaci di operare perché travolti da un palese e stridente conflitto di interessi. A sua volta, il Prefetto della provincia di Campobasso ha nominato, con decreto, Curatore Speciale dell’Amministrazione Comunale la dottoressa Francesca D’Alessandro, Viceprefetto Capo di Gabinetto e Dirigente Area I – ordine e Sicurezza Pubblica e Tutela della Legalità Territoriale. Il Curatore Speciale D’Alessandro, si è recato a Petacciato e con deliberazione n. 1 del 08.09.2022 ha stabilito di conferire incarico all’avv. Nicolino Cristofaro, con studio in Campobasso, per assistere il comune di Petacciato e conseguentemente di costituirsi parte civile per il Comune di Petacciato per la prevista udienza preliminare, prevedendo una complessiva spesa lorda pari ad €. 8.458,78, da porre a carico del bilancio comunale.

All’udienza del 26.09.2022 l’avvocato nominato dal Curatore Speciale si è costituito in giudizio per difendere gli interessi del Comune di Petacciato in palese contrasto con quelli del sindaco e della Giunta Comunale. Non ci sono precedenti di questo tipo nella storia di Petacciato, ciò significa che, per la prima volta, il comune di Petacciato starà in giudizio nella persona del Prefetto - Curatore Speciale, anziché del sindaco, ritenuto dal Tribunale di Larino in conflitto d’interesse con il Comune dallo stesso amministrato. Questa incompatibilità tra sindaco e Comune, come già detto, comporterà per le casse comunali anche il pagamento dell’avvocato nominato dal Curatore Speciale in rappresentanza ed in difesa degli interessi della nostra collettività. Sulla scorta di quanto succintamente riportato non vi è dubbio che era giusta e veritiera la  narrazione dei fatti esposti in campagna elettorale dalla lista “Petacciato Amala”, secondo la quale: 1) il giusto compenso per l’avvocato nominato dal comune andava individuato nella somma pari ad euro 53.442,00, ossia circa un venticinquesimo della parcella di 1,3 milioni di euro, oltre iva e Cpa; 2) la definizione della controversia tra comune di Petacciato e le Società Eni-Edison mediante conciliazione giudiziale non poteva e non doveva essere fatta; 3) in questa vicenda all’avvocato è stata riconosciuta la somma lorda di circa 1,6 milioni di euro, mentre per l’intera collettività residuano meno di 4,5 milioni di euro a fronte di euro 23.765.140 riconosciuti  con le sentenze della commissione tributaria.  Corre, infine, l’obbligo di precisare che l’inizio di un procedimento penale a carico del sindaco e della precedente giunta comunale, non significa una condanna, il principio di presunzione di innocenza vale per tutti. Va rimarcato, però, come sopra riportato, sia il provvedimento del Tribunale di Larino di nomina di un soggetto deputato a rappresentare gli interessi della collettività, in luogo del sindaco incompatibile, sia la decisione del Curatore Speciale di costituirsi parte civile nel processo dopo aver approfondito la vicenda ritenendo evidentemente fondata l’accusa elevata contro sindaco e Giunta comunale».

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