Vivo il contatto tra padre Ruslan in Ucraina e il basso Molise: «In ballo il nostro futuro»

La testimonianza dom 26 febbraio 2023
Attualità di Emanuele Bracone
3min
La testimonianza di padre Ruslan ©Termolionline
La testimonianza di padre Ruslan ©Termolionline

TERMOLI. Una settimana caratterizzata dall’anniversario della guerra tra Russia e Ucraina, dopo l’invasione del 24 febbraio 2022, quella che si chiude oggi.

Non con poche difficoltà siamo riusciti a metterci in contatto con un nostro amico, che proprio nel febbraio dello scorso, alla vigilia dell’invasione e subito dopo, aveva testimoniato cosa stava accadendo sul territorio ucraino. «Siamo preparati al peggio». Con queste parole, Ruslan Mykhalkiv, 43enne che ha vissuto dal 2012 al 2017 a Roma, ci confermava le prospettive belliche. All’epoca lavorava in un seminario a Kiev, poi si è trasferito.

Sempre vivo il suo legame col basso Molise, dove per due volte si era recato in visita, accolto da don Nicola Mattia, la prima coincise con l’insediamento a San Martino in Pensilis, nel 2015.

«Ogni tanto gli scrivo. Si è rinnovato questo contatto, ci hanno sempre accompagnato con le preghiere, con qualche aiuto pratico. Vorrei ringraziare e vorrei invitare ad avere il coraggio, ed è molto difficile perché c’è tanta manipolazione dietro questa guerra che continua nonostante sia chiaro cosa succede, però nonostante tutto c'è manipolazione. Nonostante tutto questo vorrei ringraziare perché, tante tante persone sono state vicine con le preghiere, con aiuto materiale, economico, che hanno accolto i nostri compaesani in modo particolare donne e bambini che soffrono di più per questa guerra. Perché i loro mariti sono rimasti qua. C’è un po’ di difficoltà ma so che si trovavano molto bene. Volevo ringraziare e poi chiedere il supporto di ogni credente, con la preghiera. Perché quel coraggio e quella forza di cui abbiamo bisogno, appartiene alle cose spirituali. Un anno di guerra è abbastanza difficile, brutta prima di tutto, però in tutto questo tempo abbiamo scoperto tante cose anche buone, prima di tutto la prontezza di diverse persone nello stare accanto, poi anche sul livello internazionale, dei diversi Stati che è stato un aiuto grandissimo. Sperimentiamo come società questa vicinanza. Una vicinanza interna, nella società ucraina.

All’inizio della guerra non si capiva cosa avrebbero fatto i russi, ed era probabile che prendessero il potere in 2 o 3 settimane. Non erano tutti pronti a farsi avanti per difendere lo Stato. Non c’era la sicurezza che tutti erano capaci di farsi avanti. Come chiesa abbiamo sperimentato tanto dolore e tuttora c’è gente che continua a soffrire, perché c'è un grande numero di soldati che combatte lì in prima linea, e ogni giorno ci sono morti da entrambe le parti. Tante persone hanno perso persone a loro vicine, molti sono morti, altri sono spariti ed è un modo di soffrire diverso. Ho parlato con una nostra parrocchiana e suo figlio è sparito quando i russi sono venuti qui a Kiev, in zona. Dicono che sono spariti 1.500 ragazzi che facevano parte dell’esercito. Hanno smesso ma l’esercito russo li vedeva come ostacolo e pericolo e quindi sono stati presi e sono spariti. Non si sa se siano vivi o morti, quasi sicuramenti sono stati portati in Russia. C’è un elenco di scambio e questo provoca una grandissima sofferenza. C'è una grande speranza di ritrovarli, ci sono due parrocchiane alle quali i figli sono spariti in quel modo. C’è tanta solidarietà e senz’altro è una situazione che pone un limite perché è una situazione fortissima, psicologica ed emotiva anche se alla fine ti abitui a queste sofferenze e al pericolo. Come chiesa sperimentiamo una grande presenza di Dio, è difficile spiegarlo ma Dio ci dà la forza, ci dà la sicurezza. Quando il Papa ha dedicato l’Ucraina e il mondo al cuore immacolato della Madonna, i giorni successivi i russi sono scappati. Senz’altro dietro ci sono gli sforzi dell’esercito ma si vede la mano di Dio. Conosco personalmente soldati a cui dà coraggio l’accompagnamento nella preghiera. Non combattiamo per far del male ma per difendere i confini e il nostro futuro. C’è un’intenzione giusta».

Galleria fotografica

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione