Un pesce luna nelle reti del Nuovo Silicio
TERMOLI. Finisce nelle reti del Nuovo Silicio, peschereccio della flottiglia di Termoli, un esemplare dal peso di alcuni quintali del pesce luna, il pesce osseo più grande al mondo, di cui è vietata la pesca.
Infatti, l’equipaggio l’ha subito liberato e restituito al mare Adriatico, proseguendo la propria battuta di pesca.
Del pesce luna è vietata ovviamente anche la commercializzazione, vive in acque calde e la sua presenza sulle nostre coste, già segnalata in passato, dimostra anche gli effetti del riscaldamento dell’eco-sistema marino.
Nell’epoca contemporanea sono consumati solamente in alcune regioni dell’Asia orientale e la loro pesca e il loro consumo sono del tutto proibiti nell’Unione Europea, così come in altri paesi del mondo.
Come riporta il sito "Tristar History", «Il pesce luna oceanico vive nelle acque oceaniche più calde di tutto il mondo. Spesso nuotano in acque aperte, ma a volte vengono in superficie, sdraiati su un fianco per crogiolarsi al sole. Questo probabilmente servirà per riscaldarsi in modo che possano immergersi di nuovo in profondità nell'oceano.
Le femmine possono deporre fino a 300 uova alla volta. Quando i bambini si schiudono vengono chiamati avannotti. Un avannotto ha spine affilate per proteggerlo che scompaiono una volta che raggiunge la dimensione massima. Gli avannotti scavano in gruppo, probabilmente per protezione, ma gli adulti sono più solitari.
Il pesce luna dell'oceano ama mangiare le meduse, ma mangeranno anche altri piccoli pesci, zooplancton, calamari, piccoli crostacei e alghe. Hanno bisogno di mangiare molto cibo per diventare così grandi, il che è strano perché hanno una bocca relativamente piccola per le loro dimensioni. Hanno denti fissi in bocca che possono usare per rompere il cibo più duro».