Commissioni d'invalidità nel basso Molise, attese le ultime firme
BASSO MOLISE. Arrivano notizie sul fronte delle commissioni d’invalidità del basso Molise. E sono notizie che fanno ben sperare perché mancano solo delle firme per far sì che le commissioni si sblocchino e, soprattutto, che vengano reintegrate le figure degli assistenti sociali.
Le commissioni si occupano di accertare la presenza dei requisiti sanitari necessari per l’ottenimento di pensioni e benefici. Nelle varie commissioni mediche che decidono la percentuale d’invalidità, la legge 104 e la legge 68, quella per le categorie protette, esiste anche la figura dell’assistente sociale.
Il compito dell’operatore sociale all’interno di tali Commissioni è quello di contribuire all’analisi della situazione e alla valutazione degli elementi che determinano la condizione di handicap e/o disabilità, nonché delle ricadute sugli aspetti di relazione, autonomia e partecipazione alla vita sociale. L’assistente sociale opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell’intervento per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico-formative.
L’assistente sociale svolge compiti di gestione, concorre all’organizzazione e alla programmazione e può
Esercitare attività di coordinamento e di direzione dei servizi sociali. La professione di assistente sociale può essere esercitata in forma autonoma o di rapporto di lavoro subordinato. Nella collaborazione con l’autorità giudiziaria, l’attività dell’assistente sociale ha esclusivamente funzione tecnico-professionale e propositiva.
Anche il portavoce dei 5 stelle in Consiglio regionale, Angelo Primiani, attraverso una nota, portò all’attenzione questa delicata situazione.
«L’iter per costituire la Commissione d’invalidità di Larino subisce continui rallentamenti a causa dell’inerzia della Regione Molise, un immobilismo che impedisce di certificare le difficoltà di tante persone. Questa mattina ho quindi inviato una missiva di sollecito al presidente Donato Toma. In base alla legge regionale che disciplina la materia, infatti, l’Asrem è tenuta ad individuare i componenti delle Commissioni mediche sanitarie per l’accertamento delle minorazioni e malattie invalidanti».
Il 2 febbraio scorso la delibera dell'ex direttore generale Asrem, Oreste Florenzano, ha individuato la nuova composizione della Commissione medica di Larino e l’ha proposta alla Giunta. Dopo tre settimane, però, l’Esecutivo ancora non ratifica la decisione, manca infatti la presa d’atto delle nuove nomine e questo blocca l’intero iter di attivazione.
Manca una firma che, a quanto pare, sbloccherebbe questa incresciosa situazione che stanno vivendo i più fragili.
Senza l’ok della Regione, manca la possibilità di valutare la sussistenza e la gravità di particolari patologie invalidanti e ciò impedisce a tante persone di accedere ai benefici economici e previdenziali.
Larino e Termoli vivono mesi di criticità e sofferenza. Senza questa firma, senza la graduatoria le commissioni sono monche di assistenti sociale e i cittadini ci vanno di mezzo.
Pratiche ferme da troppo tempo, legge 104 e 68 ferme al palo perché? Perché nessuno si prodiga affinché si risolva questa brutta questione?
Ci sono persone che hanno diritto a queste tutele. Patologie invalidanti che hanno il diritto di avere questi contributi e la Regione ha il dovere di provvedere a tutto ciò.