I balneari non mollano, «Convocare subito un tavolo interministeriale»

TERMOLI. Ha preso parte anche il Molise, col presidente della delegazione regionale Nico Venditti, alla Giunta nazionale del Sib-Confcommercio Molise.
Tra le novità emerse ieri in sede capitolina, secondo quanto espresso dal presidente nazionale Antonio Capacchione, la delega al Demanio che il premier Giorgia Meloni potrebbe affidare nei prossimi giorni, che al momento rappresenta un vulnus nell’approccio della categoria, non essendo in mano né al ministro Musumeci e tanto meno alla Santanché. L’assegnazione della delega potrebbe segnare l’avvio del percorso per la riforma del comparto balneare. «Abbiamo stilato un documento da portare avanti nella discussione con il governo, 10 punti non negoziabili per noi. I principali sono: il riconoscimento del valore commerciale aziendale, il riconoscimento della professionalità, previsione di un adeguato periodo transitorio».
La Giunta del Sib ha anche osservato un minuto di raccoglimento in segno di cordoglio per la scomparsa avvenuta qualche giorno fa di un ex membro del direttivo delle Marche, Enzo Monachesi, col ricordo di Riccardo Borgo, presidente onorario. «Urge l'emanazione del decreto legislativo previsto per la mappatura ex art. 2 della legge 5 agosto 2022 n. 118 che ha già ricevuto il 30 novembre l'intesa della Conferenza Unificata e che deve ancora essere inviata alle Commissioni parlamentari competenti per i pareri.
Si convochi, senza indugio il tavolo di concertazione interministeriale previsto dall'art. 10 quater della legge di conversione del decreto legge “Milleproroghe” (legge 26 febbraio 2023 nr. 14).
Si emani una legge di riforma organica della materia, concertata con le Regioni e i Comuni che effettui un corretto bilanciamento fra le esigenze di una maggiore concorrenza con la tutela dei diritti dei concessionari attualmente operanti. Saranno convocate con immediatezza assemblee balneari territoriali con i Rappresentanti delle Istituzioni nazionali, regionali e locali per un fronte comune in difesa della balneazione attrezzata italiana. Saranno fatte iniziative per una corretta informazione per contrastare notizie false e fuorvianti finalizzate a criminalizzare una categoria costituita da famiglie e imprese oneste non da capitani d'industria dai forzieri ricolmi.
Pronti a ogni iniziativa che si renderà necessario per la tutela delle aziende e la salvaguardia di un modello efficiente e di successo».