Sanificazione inefficace nel periodo Covid, arriva la prima citazione in Tribunale

L'inchiesta ven 30 giugno 2023
Attualità di La Redazione
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L'ospedale Cardarelli ©Termolionline
L'ospedale Cardarelli ©Termolionline

CAMPOBASSO. La battaglia sulla sanità prosegue ben oltre la campagna elettorale e l'avvocato Enzo Iacovino rende noto attraverso i canali social che «La Procura della Repubblica, concluse le indagini preliminari, con decreto di citazione a giudizio, ha disposto la comparizione predibattimentale dell’imputato davanti al Gip di Campobasso per l’udienza del 26 ottobre 2023, per rispondere del reato di cui all’art. 355 c.p. Le indagini sulle gravissime inadempienze e omissioni erano partite grazie alla denuncia di un dipendente coraggioso, Rsu dell’Asrem. I fatti che hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio sono così riassumibili:

con provvedimento del Direttore Generale della Asrem n.6780 del 15.6.2021 era stata disposta, a seguito di procedura di gara aperta a qualsiasi fornitore, l’aggiudicazione del servizio di sanificazione degli ambienti e strutture ospedaliere e territoriali dell’Asrem, ambulanze, automezzi dell’Usca e barelle di biocontenimento per la durata di tre mesi in favore della ditta Consorzio Stabile Impero.

Con provvedimento del D.G. n.843 del 16.7.2021 veniva risolto il contratto per grave inadempimento e il servizio sanificazione veniva affidato, per la durata di mesi tre, ad una ditta di Avellino, utilmente collocata in graduatoria, per un importo di euro 173.555.

Con nota prot. 1202319 del 16.9.2021, ossia due mesi dopo l’aggiudicazione, il responsabile del servizio Prevenzione e Protezione -Medico Competente, aveva contestato alla società, ai sensi dell’art. 108 del D. Lgs 50/2016, la violazione delle prescrizioni contenute nel capitolato d’appalto e più in particolare:

- La verificata presenza di una percentuale di perossido di idrogeno negli apparecchi utilizzati per la

sanificazione inferiore al limite minimo previsto dal disciplinare di gara;

- L’utilizzo di apparecchiature nebulizzartici portatili difformi sia da quelle indicate nella relazione tecnica

di gara sia dal capitolato di gara;

- Nonché la generale inefficacia sanificazione attuata.

Gli atti posti alla base della citata nota di contestazione erano costituiti da segnalazioni di disservizio nelle operazioni di sanificazione pervenute da parte di numerose strutture interne aziendali; rapporti di prova contenenti risultati relativi ai campionamenti effettuati.

Con nota del 13.10.2021, prot. 112498 il responsabile del U.O.S.V.D. Prevenzione e Protezione -Medico Competente, riscontrato le argomentazioni della società, chiedeva che si procedesse alla risoluzione contrattuale per le gravi inadempienze.

Il D.G., nonostante gli accertati gravi inadempimenti contrattuali di sanificazione, con delibera n.1264 del 29.10.2021 aveva, contraddittoriamente, dichiarato l’insussistenza dei presupposti per una risoluzione del contratto di appalto in essere con la società, vista l’imminente scadenza naturale degli effetti di tale contratto, riservandosi l’applicazione di penali previste dal disciplinare di gara.

Il D.G. non solo non aveva risolto il contratto di appalto, applicato le penali e trasmesso gli atti alla competente procura della repubblica, ma con delibera n.1402 del 24.11.2021 aveva persino ritenuto di ammettere e aggiudicare la gara alla società avellinese, già gravemente inadempiente, affidandole per altri tre mesi il servizio di sanificazione di ambienti e strutture ospedaliere dell’ASREM, ambulanze, automezzi dell’USCA e barelle di biocontenimento, svolto in precedenza in modo inefficace. Il tutto per un importo di euro 131.448.

Ora la parola passa ai giudici».

Il lavoratore che aveva denunciato, Rsu presso la Asrem, assistito dagli avvocati Vincenzo Iacovino e Andrea Ruggiero, ha annunciato la sua doverosa costituzione di parte civile.

«Dimostreremo che la mala gestione e il comitato di affari ha provocato il disastro sanitario anche durante il Covid e il dissesto economico della regione. Il Molise parte civile esiste e si farà sempre sentire e vedere per far venire fuori la verità e ottenere giustizia!», chiosa Iacovino.

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