"Prendersi cura di chi si prende cura": disabili e caregiver, al via la mappatura del disagio
TERMOLI. "Prendersi cura di chi si prende cura". È questo il senso esplicito del progetto promosso dalla diocesi di Termoli-Larino con la Lilt e altre associazioni del territorio, che mira a mappare il disagio relativo alla disabilità vissuto sul territorio bassomolisano, in tutte e quattro le zone pastorali.
Impegno che verrà realizzato anche coinvolgendo le parrocchie, che hanno contatto diretto con famiglie e persone disagiate.
La presentazione è avvenuta stamani, alle 10, nella sede episcopale di piazza Sant'Antonio, alla presenza del vescovo Gianfranco De Luca, del project manager Massimiliano Muzio e del tandem che guida la Lilt, il presidente onorario Giovanni Fabrizio e la presidente Milena Franchella.
Un progetto sociale, finanziato dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, chiamato “Care 4 Caregivers: prendersi cura di chi si prende cura”, frutto di una co-progettazione.
Il progetto ha per scopo il miglioramento delle condizioni di vita delle persone non autosufficienti, residenti nel territorio diocesano, attraverso attività di supporto (ascolto, formazione, informazione, fornitura di beni e servizi) destinate ai loro caregivers, cioè a chi, nel quotidiano, se ne prende cura, a livello formale (personale qualificato) e informale (parenti, amici).
La logica è quella della cascata: se mi prendo cura di chi si occupa di qualcuno, allora questo qualcuno ne trarrà beneficio, a livello psicologico, fisico, relazionale.