Screening diabete, il presidente Roberti si fa pungere il dito e dà il via alla campagna

glicemia lun 13 novembre 2023
Attualità di La Redazione
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Screening diabete, il presidente Roberti si fa pungere il dito e dà il via alla campagna ©TermoliOnLine
Screening diabete, il presidente Roberti si fa pungere il dito e dà il via alla campagna ©TermoliOnLine

MOLISE. Un pungidito, una striscetta reattiva e un glucometro per la misurazione della glicemia, e il gioco è fatto. Così il presidente della Regione Molise, nella sala del Parlamentino a Campobasso, ha dato il via alla campagna “Screening Diabete”, proprio nel mese della sua giornata mondiale.

Il governatore ha effettuato il suo “pic”, come tanti pazienti diabetici chiamano la misurazione della propria glicemia, davanti al presidente di Federfarma e un piccolo pubblico presente in sala.

"In occasione della Giornata mondiale del diabete- ha detto Roberti-abbiamo voluto lanciare questa iniziativa con la quale invitiamo i molisani ad aderire in massa. Sappiamo che da noi si mangia bene ma vogliamo combattere gli eccessi e dare un messaggio per evitare di esagerare con determinati alimenti”.

Da oggi, infatti, in tutte le farmacie, grazie proprio al coinvolgimento di Federfarma, parte la campagna di screening gratuiti per la misurazione della glicemia. 

“La nostra Regione è molto desertificata- ha dichiarato il presidente di Federfarma Molise Luigi Sauro- c’è carenza di medici e per questo motivo la farmacia, soprattutto nei piccoli comuni, resta l’unico presidio a salvaguardia della salute”. 

“Bisogna dire che una persona su tre non sa di essere candidato a soffrirne – spiega il direttore generale Asrem Giovanni Di Santo – È una malattia subdola che si palesa solo con le complicazioni che possono essere sia di tipo cardiaco che cerebrale. Vogliamo fare un controllare capillare per individuare eventuali casi non conosciuti dalle persone stesse. Presentiamoci in massa per verificare se la glicemia è sotto il livello massimo di 126”.

In Molise, un ruolo fondamentale ce l’hanno, come nel resto d’Italia, anche le associazioni e, infatti, la nostra Regione può vantare della presenza dell’Adbm aderente Aniad nel tavolo tecnico di “Diabete Italia”, una delle più grandi associazioni a livello nazionale.

Il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 nei bambini arriva in ritardo, quando compare un episodio di chetoacidosi, uno squilibrio metabolico grave che porta in Pronto Soccorso e può lasciare danni permanenti.

Il ritardo può incidere anche sull'aspettativa di vita, che può essere ridotta di 16 anni se la malattia insorge prima dei 10 anni e non è controllata opportunamente. In vista della Giornata Mondiale del Diabete, che si celebra domani 14 novembre, la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) fa il punto sull'importanza della diagnosi precoce del diabete di tipo 1 e sull'urgenza dell'attivazione dello screening per la patologia.

L'Italia è il primo Paese al mondo ad avere istituito uno screening del diabete di tipo 1, grazie alla legge 130/2023 promulgata lo scorso 15 settembre.

Il Diabete è già una delle patologie più diffuse nel mondo ma nel 2025, secondo le stime degli esperti, sarà tra le tre maggiori “piaghe” della salute insieme a malattie cardiovascolari e tumori. Oggi colpisce 250 milioni di persone e fra 16 anni ne colpirà circa 400 milioni. Ogni anno oltre 7 milioni di persone sviluppano la malattia. In Italia i malati sono più di 3 milioni.

Oggi il diabete rappresenta nel mondo la quarta causa di morte con circa 4 milioni di decessi e oltre 7 milioni sono i nuovi casi ogni anno. Inoltre il 50-80% delle persone affette non è consapevole della propria condizione.

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di zucchero nel sangue e dovuta ad un’alterata quantità o funzione dell’insulina. Quando assumiamo alimenti, essi vengono scomposti in glucosio (zucchero) che viene utilizzato dal nostro corpo per regolare il metabolismo e produrre energia. Durante la digestione, il glucosio si sposta nell’organismo attraverso il sangue, fornendo nutrimento alle cellule. Per potere trasferire il glucosio nelle cellule l’organismo ha bisogno dell’insulina, un ormone che viene prodotto dal Pancreas e diffuso poi nel flusso ematico. Nel diabete il funzionamento del pancreas è alterato e ciò comporta una mancanza di insulina che rende impossibile l’impiego del glucosio che genera, da un lato, il suo accumulo nel sangue (iperglicemia) e, dall’altro, la sua eliminazione attraverso le urine (glicosuria).

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