«Europa lontana dalla realtà sulla Bolkestein»
TERMOLI. Non può non restare d’attualità la decisione di Bruxelles di avviare una procedura d’infrazione contro l’Italia in merito alla direttiva Bolkestein e alla sua applicazione così discussa. «Il parere motivato della Commissione europea contesta le proroghe delle concessioni balneari effettuate dagli ultimi governi, (dalla legge 145/2018 del primo Governo Conte, alla legge del secondo governo Conte, alla milleproroghe del Governo Meloni - precisano in una nota congiunta Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE-Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente della Fiba - Confesercenti. Non in quanto ‘proroghe’, ma in quanto assegnate in modo "automatico e generalizzato" e non, come dovrebbero essere "caso per caso" a seguito di specifica istruttoria. E ciò in netto contrasto con le sentenze dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato. Ecco perché ha perfettamente ragione la portavoce della Commissione europea quando ha sottolineato che questo parere "non pregiudica la interlocuzione con il Governo italiano». Interlocuzione indispensabile visto alcuni errori evidenti di giudizio (vedi per esempio l’esclusione e non l'inclusione delle aree protette o di quelle portuali e industriali). Il Governo prosegua e intensifichi il confronto con la Commissione europea - conclude la nota Sib e Fiba- confidiamo in un costante impegno dei Ministeri di competenza. Si evitino, però, polemiche strumentali e fuorvianti in danno di migliaia di oneste famiglie che rischiano di perdere il proprio lavoro e le aziende costruite in anni di attività seria e professionale».
A esprimersi, a riguardo, anche il presidente del Sib-Confcommercio Molise, Nico Venditti. «Purtroppo l’Unione Europea si nasconde sempre dietro a burocrati che continuano a scrivere senza guardare l'attualità dei fatti; c'è la Corte di Giustizia Europea che nella scorsa primavera ha segnato un punto fermo, sulla considerazione della scarsità di risorse, il governo appunto tramite il tavolo tecnico ha fatto emergere come non c’è scarsità di risorse e quindi non c’è l’esigenza di una applicazione sic et simpliciter della Bolkestein, quindi non vedo come per quale motivo continuano a ostinarsi e continuano a scrivere questo parere motivato, oltre al fatto che, comunque, ci sono 77 procedure d’infrazione in Italia, col parere motivato sulle concessioni demaniali non è una novità. Purtroppo è un’Europa che sta fuori dalla realtà e continua a farlo. Siamo fiduciosi del percorso intrapreso dal governo italiano e che faccia valere l’esito della mappatura. Quello che diciamo anche noi e quindi a tutte le imprese balneari dia la possibilità di aprire altri stabilimenti come il tavolo tecnico evidenziato allo stesso tempo tutelando le oltre 30.000 imprese balneari sono il nocciolo duro del turismo italiano».