Manfredi Selvaggi alla Corte dei Conti Ue, il Parlamento europeo dice sì
BRUXELLES. Gli eurodeputati hanno dato il via libera alla candidatura di Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, nominato dal governo italiano, alla Corte dei conti dell'Ue.
La nomina di Manfredi Selvaggi è stata sostenuta a scrutinio segreto, con 316 voti favorevoli, 186 contrari e 31 astenuti. La decisione finale sulla sua nomina sarà presa dagli Stati membri dell'Ue.
Carlo Alberto Manfredi Selvaggi è in servizio alla Corte dei Conti dal 1997, come procuratore generale sostituto fino al 2005, e procuratore generale aggiunto fino al 2021.
È stato coordinatore della struttura di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza presso la presidenza del Consiglio dei ministri dal maggio 2023.
Il mandato del precedente membro italiano della Corte dei conti europea, Pietro Russo, è scaduto il 29 febbraio. Secondo il Trattato Ue, ogni Stato membro può proporre il proprio candidato alla Corte dei conti europea. Il Consiglio dell'Ue, previa consultazione del Parlamento, decide sulla nomina per un mandato di sei anni.
(Fonte Agi.it)
LA NOTA UFFICIALE
I deputati hanno sostenuto la candidatura di Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, nominato dal governo italiano, alla Corte dei conti europea. La nomina di Manfredi Selvaggi è stata sostenuta, in un voto a scrutinio segreto, con 316 voti a favore, 31 contrari e 186 astensioni. La decisione finale sulla sua nomina spetterà agli Stati membri in seno al Consiglio.
Carlo Alberto Manfredi Selvaggi è stato in servizio alla Corte dei conti italiana dal 1997, come sostituto procuratore generale fino al 2005 e vice procuratore generale fino al 2021. Dal maggio 2023 è coordinatore della struttura di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Il mandato del precedente membro italiano della Corte dei conti europea, Pietro Russo, è terminato il 29 febbraio scorso.
Secondo il TFUE [4], ogni Stato membro può proporre il proprio candidato alla Corte dei conti europea. Il Consiglio dell’UE, dopo aver consultato il Parlamento, decide la nomina per un mandato di sei anni.