Un simbolo di legalità, il tricolore abbraccia la panchina dedicata a Peppino Impastato

contro le mafie gio 21 marzo 2024
Attualità di La Redazione
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Un simbolo di legalità, il tricolore abbraccia la panchina dedicata a Peppino Impastato ©Termolionline.it
Un simbolo di legalità, il tricolore abbraccia la panchina dedicata a Peppino Impastato ©Termolionline.it
A Termoli la panchina a "Peppino Impastato" in via Po

TERMOLI. «Una giornata molto significativa. La giornata nazionale della lotta contro la mafia. Il nostro primo saluto, doveroso, è rivolto a chi da sempre sostiene il dono della libertà attraverso il sacrificio personale, le Forze dell'Ordine, che voglio ringraziare per il loro coraggio». Con queste parole, Stefano Leone ha dato il via all'evento in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.


Installata e inaugurata nella mattinata di oggi, giovedì 21 marzo, la panchina artistica dedicata a Giuseppe Impastato, detto Peppino, giornalista, conduttore radiofonico e attivista italiano, noto per le sue denunce contro le attività di Cosa nostra, a seguito delle quali fu assassinato il 9 maggio 1978.


Giuseppe “Peppino” Impastato era un attivista, giornalista e poeta italiano, noto per la sua strenua lotta contro la mafia. Crebbe in una famiglia legata alla mafia, ma si ribellò presto contro questo ambiente. La vita di Impastato ebbe una fine tragica il 9 maggio 1978, quando fu assassinato dalla mafia. Il suo corpo fu ritrovato dilaniato da una esplosione su una ferrovia, inizialmente inscenata come un suicidio. Tuttavia, dopo anni di battaglie legali e grazie alla persistenza della sua famiglia e degli attivisti, il suo omicidio fu riconosciuto come un delitto mafioso. Peppino Impastato, con la sua voce unica e la sua audace determinazione, si erge come un simbolo di lotta e speranza. Attraverso la sua stazione radio, Radio Aut, e il suo attivismo politico, sfidò apertamente i potenti capi mafiosi, utilizzando l’umorismo e la satira come potenti armi contro la paura e l’oppressione. Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Lo stesso giorno a Roma viene trovato il corpo di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate rosse, e la morte di Moro cancella o relega in secondo piano quella di Impastato. Sui muri di Cinisi un manifesto dice che si tratta di un omicidio di mafia. Un altro manifesto a Palermo, con la scritta: “Peppino Impastato è stato assassinato dalla mafia“.


L’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, la giornata della memoria viene promossa anche a Termoli, grazie all’associazione “Il Mosaico” insieme alla scuola Achille Pace di via Po.


L’evento è stato patrocinato dal Comune di Termoli e si è tenuto presso l’ingresso della scuola. 

Intorno alla panchina, avvolta dal tricolore, si sono riunite le classi della scuola primaria. 


La presentazione è stata curata da Stefano Leone, mentre l’attrice Franca Sciarretta ha letto delle frasi proprio di Impastato. Sono intervenuti anche il presidente dell’associazione “Il Mosaico”, Enrico Miele e l’assessore Nico Balice e il consigliere comunale e provinciale della Lega Bruno Fraraccio la dirigente scolastica Luana Occhionero, il docente Roberto Di Carlo.


Presenti per l’occasione tutti i vertici delle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e la Polizia municipale.

Tanta la partecipazione da parte dei bambini che hanno letto delle poesie e soprattutto hanno "marciato" con i 100 passi.

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