I riti del Giovedì Santo col vescovo in cattedrale e monsignor Boccardi a Santa Maria degli Angeli

Settimana santa ven 29 marzo 2024
Attualità di La Redazione
3min
I riti del Giovedì Santo col vescovo in cattedrale ©Stefano Leone
I riti del Giovedì Santo col vescovo in cattedrale ©Stefano Leone
I riti del Giovedì Santo col vescovo in cattedrale

TERMOLI. Riti del Giovedì Santo a Termoli, tra Cattedrale e parrocchie cittadine. Al duomo la celebrazione è stata officiata dal vescovo Gianfranco De Luca.

Nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, il rito della lavanda dei piedi lo ha effettuato l’ex Nunzio Apostolico Leo Boccardi, già presente nella Domenica delle Palme a benedire i ramoscelli di ulivo sul sagrato della chiese, unitamente al parroco don Gabriele Morlacchetti, ma i piedi sono stati lavati dai prelati a tutti i ragazzi prossimi alla Prima Comunione: “Oggi incontrerete Gesù con questa acqua che vi laverà i piedi, ma a giugno lo incontrerete ricevendo il corpo di Gesù cari bambini”, questo ha detto loro Monsignor Boccardi.


Il Giovedì Santo poi ha aperto alla visita di tutti gli altari della deposizione in ogni chiesa della città.

Il Giovedì Santo è il giovedì che precede la Santa Pasqua. Nell'anno liturgico romano della Chiesa cattolica viene denominato nella lingua latina “Feria Quinta in Cena Domini”. Tradotto in italiano significa “il giovedì della Cena del Signore”. Inoltre, in quella ortodossa, viene simboleggiato con l’appellativo di "Santo e Grande Giovedì”.

Poiché la Pasqua non cade mai, ogni anno, nello stesso giorno – a differenza, ovviamente, di Natale – cambia anche la data del Giovedì Santo che varia proprio in relazione a quando si celebra la festività pasquale. Resta sempre, comunque, ancorata a due mesi specifici dell’anno, quelli di marzo o aprile.

La lavanda dei piedi è proprio l’azione compiuta da Gesù durante l’Ultima Cena. L’episodio è raccontato nel Vangelo secondo Giovanni: 13,1-15. Quella sera, gli apostoli, insieme al loro Maestro, si ritrovarono nel posto scelto da Gesù. Nei Vangeli sono diversi e differenti tra loro i fatti riportati e avvenuti durante quella cena, soprattutto nella parte che anticipa l'istituzione eucaristica. Secondo quanto descritto da Giovanni, lo stato d'animo di Gesù era già conscio di quanto sarebbe accaduto a breve: "Sapendo che era giunta la Sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i Suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine", possiamo leggere. I discepoli, più volte, avevano manifestato il desiderio e la volontà di occupare i posti migliori e di sedersi il più vicino possibile al Signore. E proprio in quella circostanza, possiamo ritrovare uno dei passaggi ancora più noti al giorno d’oggi: "Gli ultimi saranno i primi”.

Queste parole vennero pronunciate, cercando così di moderare i toni e di calmare gli animi che si erano accesi, intorno a lui. Ed è qui che avviene il passaggio che ancora oggi viene celebrato nel Giovedì Santo. Nel sottolineare come il più grande sarà semplicemente colui che sarà schiavo dei suoi fratelli, Gesù si alzò, avvicinandosi ad un asciugatoio. Prese un catino, iniziando a lavare i piedi ai discepoli. Proprio in questo modo voleva dimostrare come Lui, che era considerato il Maestro, si fosse reso il più umile fra tutti, con quella azione. Tra i discepoli, Pietro sembrava essere il più riluttante a farsi lavare i piedi da Gesù. Ma fu rincuorato dallo stesso che, anzi, lo invitò ad accettare quella scelta per poi essere, in seguito, accanto a lui nel Regno dei Cieli. Da qui il chiaro significato e simbolismo che possiamo semplicemente leggere in questa azione. La Chiesa ha indicato nel gesto della lavanda dei piedi l’evidenza dell'amore assoluto di Dio che “non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la Propria vita in riscatto per molti". Ancora oggi, questa usanza è vivissima e viene ripetuta e celebrata ogni anno, proprio durante il Giovedì Santo.

La Chiesa cattolica riprende il gesto della lavanda dei piedi durante la liturgia del Giovedì santo, nella Messa in Cena Domini.

Galleria fotografica

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione