Licenziamenti in Vibac, martedì il tavolo nazionale al Mimit

la convocazione gio 18 aprile 2024
Attualità di La Redazione
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Licenziamento in Vibac, martedì il tavolo nazionale al Mimit ©Termolionline
Licenziamento in Vibac, martedì il tavolo nazionale al Mimit ©Termolionline
Caso Vibac: Carlo Scarati (Uiltec)

TERMOLI. Martedì prossimo, 23 aprile, ci sarà il tavolo nazionale sulla Vibac. Le organizzazioni confederali sono riuscite a ottenerlo, nonostante l’azienda su Termoli abbia meno di 150 dipendenti.

La novità emersa stamani, nel corso dell’incontro a Palazzo Vitale, tra dipendenti e sindacati da un lato e la Regione Molise dall’altra, per la convocazione a cui era stata chiamata anche l’azienda. Al Mimit ritenendo necessario verificare la situazione aziendale e le condizioni di tutti i diversi Siti del Gruppo Vibac S.p.A., nonché, conoscere ed esaminare il piano industriale del gruppo e lo stato degli investimenti programmati, in modo da comprendere le reali intenzioni della proprietà per garantire il rilancio delle attività produttive e la tutela dei livelli occupazionali. La situazione è resa drammatica dalla comunicazione aziendale di apertura della procedura di licenziamento collettivo del 15.04.2024, per un totale di 90 dipendenti su 140 lavoratrici e lavoratori della Vibac SpA di Termoli, già in CIGS per transizione occupazionale che scadrà il 10 luglio 2024.


Il Coordinamento esprime forte preoccupazione per la situazione aziendale nel suo complesso, a partire dalla mancanza di un piano industriale, elemento essenziale per comprendere le reali intenzioni della proprietà rispetto al rilancio dell’azienda ed alla tutela dei livelli occupazionali. È fondamentale in questa fase comprendere se esistono, e se si, quali sono, le strategie del gruppo rispetto al futuro delle attività produttive, e, con esse, il piano di investimenti necessario per cogliere obiettivi duraturi nel tempo. Per queste ragioni abbiamo inviato una richiesta urgente di incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) allo scopo di ragionare, con l’ausilio del Ministero, delle prospettive future di rilancio delle attività, nell’ottica più ampia possibile. Per le motivazioni sopra espresse il Coordinamento comunica inoltre l’apertura dello stato di agitazione con blocco degli straordinari e la convocazione di assemblee in tutti i luoghi di lavoro per avviare un percorso unitario di mobilitazione, invitando tutti i lavoratori dei diversi siti a fare fronte comune rispetto alla difficile vertenza in atto.

«L'incontro di oggi era organizzato dal collega Cefaratti- ha detto l'assessore alle attività produttive Andrea Di Lucente- però io oggi devo fare degli annunci. Viba è uno stabilimento di Termoli al di sotto dei 150 dipendenti, quindi non era previsto un tavolo nazionale, ma con tanto lavoro siamo riusciti a ottenerlo, per cercare di capire quali prospettive ci sono».

Per Massimiliano Recinella (Femca-Cisl) "La situazione è drammatica". «Ieri abbiamo attivato il coordinamento sindacale di Cgil-Cisl e Uil e abbiamo notato che la crisi non coinvolge solo lo stabilimento di Termoli ma tutti i 4 siti del gruppo. La riunione l'abbiamo richiesta al Mimit. La Vibac ha dichiarato un esubero di 90 persone».

«La situazione non solo è drammatica, ma per le due vicende, Vibac e Unilver la situazione è diametralmente opposta- commenta così Carlo Scarati della UilTec- La situazione della Vibac la sappiamo già da un anno e la Regione aveva un input da dare, quello di far partire il progetto gol. 20 persone che potevano essere riallocate tramite un percorso formativo. La società ha deciso senza interloquire con nessuno. Oggi ci troviamo a vedere l'ennesima morte di una delle aziende più anziane della zona industriale di Termoli».

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