"Olimpiadi di primo soccorso", gli studenti imparano a salvare vite

la formazione lun 06 maggio 2024
Attualità di Michele Trombetta
2min
"Olimpiadi di primo soccorso", gli studenti imparano a salvare vite ©Termolionline
"Olimpiadi di primo soccorso", gli studenti imparano a salvare vite ©Termolionline
Olimpiadi primo soccorso: Antonio Vitarelli presidente Croce Rossa Molise

TERMOLI. Si è svolta a Termoli la seconda edizione delle Olimpiadi di primo soccorso, organizzato dalla Croce Rossa Italiana. Un progetto che si pone come obiettivo quello di diffondere la cultura del soccorso negli istituti scolastici, preparando gli studenti ad affrontare una competizione in materia di soccorso. Unitamente alle molteplici attività di formazione verso la popolazione che contribuiscono a salvare migliaia di vite umane, questo progetto si colloca nell’ambito della strategia 2018 – 2030 della Croce Rossa Italiana, volta a favorire la promozione dell’educazione alla salute e alla sicurezza delle persone.


Nei Paesi occidentali, l’arresto cardiaco extra ospedaliero, senza che la rianimazione cardiopolmonare abbia successo, rappresenta la terza causa di morte, di gran lunga superiore alle morti per neoplasie, malattie infettive o incidenti stradali A causa di questo evento, infatti, in Europa e negli Stati Uniti muoiono circa 700.000 persone ogni anno. Il 70-80% di tali eventi avviene nelle abitazioni private, mentre un terzo accade sul posto di lavoro o in strada. Dopo un arresto cardio-respiratorio (ACR) extra ospedaliero, la percentuale totale di sopravvivenza si attesta tra il 2 e il 10%; questa percentuale sale dal 20% fino all’80% a seconda del grado di diffusione dei defibrillatori semiautomatici o automatici esterni (DAE) a livello territoriale. Molte di queste vite potrebbero sicuramente essere salvate se un maggior numero di soccorritori laici fosse in grado di praticare immediatamente la rianimazione cardiopolmonare (RCP): nonostante la possibile efficacia e l’alto grado di sicurezza sia della RCP che della defibrillazione con DAE, infatti, sono poche le vittime di arresto cardiaco che vengono soccorse dai testimoni o dagli astanti. Dai dati EuReCa One pubblicati nel 2014 in Europa, si stima che in Italia ciò avvenga in meno del 30% dei casi rispetto ad una media europea del 47.4%. Se si considera che nel nostro Paese avvengono più di 65.000 arresti cardiaci all’anno, è possibile calcolare un numero altissimo di morti legate a questo evento, pari a circa 46.000 ogni anno. Questo numero elevato è ancora più difficile da accettare, considerando che, in base ai dati e alle conoscenze che abbiamo, si potrebbero salvare almeno la metà di queste persone se fossero loro praticate le manovre di soccorso nei primi minuti successivi alla perdita di coscienza. La diffusione e l’insegnamento della cultura e delle pratiche di primo soccorso è un target primario della Croce Rossa Italiana: tra le varie attività rivolte ai Volontari a esso inerenti, ogni anno vengono organizzate le “Gare di Primo Soccorso” a livello regionale e nazionale, in cui squadre di soccorritori si sfidano su scenari di soccorso simulati.


Alle Olimpiadi hanno partecipato gli studenti molisani. 15 istituti presenti ma alla fase finale sono arrivati in 9.

  • Liceo Scientifico Statale "A. Romita" di Campobasso;
  • Liceo Statale "Giuseppe Maria Galanti" di Campobasso;
  • Istituto Statale D'istruzione Superiore "Majorana-Fascitelli" di Isernia;
  • Istituto Omnicomprensivo D'Agnillo di Agnone;
  • Istituto Omnicomprensivo "A. Giordano di Venafro;
  • Omnicomprensivo Di Santa Croce Di Magliano;
  • Omnicomprensivo "Giulio Rivera" di Guglionesi;
  • I.I.S.S. "Ettore Majorana" Di Termoli;
  • Ipseoa "Federico Di Svevia" di Termoli

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