"Mare Monstrum": in Molise 31 infrazioni ogni chilometro di costa
TERMOLI. Numeri non positivi nel rapporto di Legambiente Mare Monstrum, che denuncia gli abusi commessi.
La costa molisana rispetto al resto della penisola, ha registrato numeri significativi (senza considerare l'attività della Guardia di Finanza), in Molise ci sono stati 15.478 controlli nel 2023, con 358 reati scoperti (1,6%) del totale e 360 denunce.
Quindici i sequestri e 461 illeciti amministrativi, che hanno comportato 997 sanzioni, per un valore di 524.011. La classifica del mare violato in Italia ci pone al quarto posto, per infrazioni su km di costa, preceduti solo da Marche, Friuli Venezia Giulia e Basilicata. Il totale è 819, con 35,4 km, per una media di quasi 31 infrazioni a km (30,9).
Nel complesso, il ciclo illegale del cemento (dall’abusivismo edilizio alle occupazioni illecite del demanio marittimo fino alle cave fuorilegge), con 10.257 reati (+11,1% sul 2022) rappresenta da solo il 44,7% di tutte le infrazioni accertate nel 2023, seguito da quello dei rifiuti e dell’inquinamento del mare (6.372 illeciti penali, con una crescita del 59,3%), dove si registra, però, sia il maggior numero di arresti, ben 186, che la parte di gran lunga più significativa delle sanzioni, per un valore di oltre 258 milioni di euro sui 302 milioni complessivi. Al terzo posto si colloca la pesca illegale, oggetto, in particolare, delle attività di controllo da parte delle Capitanerie di porto (18,6%).
Chiude la classifica per tipologia di reati quella relativa alla violazione delle normative che regolano la nautica da diporto, con 2.059 illeciti penali accertati anche nelle aree marine protette: l’incremento dei reati contestati nel 2023 grazie all’attività di controllo svolta soprattutto dalle Capitanerie di porto è stato del 230%, rispetto all’anno precedente, nonostante un calo dei controlli del 33%. Impressionante il balzo in avanti delle persone denunciate per le diverse infrazioni, sintomo di una diffusa “inciviltà”: nel 2023 sono state 1.884, con un incremento pari a circa il 559%. Proprio questo settore specifico del “mare violato” figura al secondo posto come illeciti amministrativi (ben 10.807, pari al 29,4% del totale nazionale), dopo il ciclo del cemento.